Il 21° Simposio Medicina nel Maneggio al Circo Knie si è concentrato sulle malattie sessualmente trasmissibili, che rappresentano un grave problema a livello mondiale. Si è discusso delle novità nello sviluppo epidemiologico dell’HIV, di come reagire all’aumento delle resistenze nella gonorrea e di quali siano le difficoltà nell’anamnesi sessuale.
Secondo il Prof. Dr. med. Pietro Vernazza dell’Ospedale Cantonale di San Gallo, ciò che non bisogna mai dimenticare quando viene diagnosticata una malattia a trasmissione sessuale (“STD”) è il test HIV, il sistema di segnalazione e le informazioni sul partner. L’anamnesi sessuale è fondamentalmente difficile e può quindi avere successo solo con un atteggiamento aperto e non giudicante da parte del medico curante o, soprattutto, con domande che segnalano apertura.
Le malattie sessualmente trasmissibili in sintesi
Sifilide: Prima di tutto, il Prof. Vernazza ha fornito alcuni dati epidemiologici sulla sifilide: “I casi confermati di sifilide sono in forte aumento tra gli uomini svizzeri dal 2009, soprattutto tra gli MSM (“uomini che fanno sesso con uomini”). Solo negli ultimi due anni si è registrato un leggero calo o un livellamento della tendenza di questa popolazione. Nello stesso periodo, la prevalenza tra le donne era significativamente più bassa e in gran parte stagnante”. La trasmissione avviene prevalentemente attraverso il sesso orale.
HIV: “Molti più MSM che uomini eterosessuali sono ancora colpiti dall’HIV”, ha spiegato il Prof. Vernazza. “Tuttavia, le nuove infezioni da HIV sono attualmente in calo in entrambi i gruppi in Svizzera. È possibile che gli sforzi di prevenzione stiano già dando i loro frutti”.
Gonorrea: i casi confermati di gonorrea sono in forte aumento sia negli uomini che nelle donne negli ultimi cinque anni, con gli uomini eterosessuali in particolare che rappresentano una popolazione a rischio. La via dell’infezione è il sesso orale. La gonorrea è spesso asintomatica nelle donne.
“La terapia senza diagnosi non è raccomandata, ma spesso viene effettuata. Questo è un problema perché la situazione della resistenza sta peggiorando in modo preoccupante. La sensibilità al cefixime è in costante diminuzione. Bisogna lanciare un vero e proprio allarme per la resistenza sempre più osservata al ceftriaxone. Le linee guida consigliano quindi di nuovo 500 mg di ceftriaxone in combinazione con 1 g di azitromicina (entrambi in dose singola)”, afferma il Prof. Vernazza. La diagnosi tramite striscio/urina (PCR) nell’uomo e tramite striscio vaginale auto-eseguito nella donna è raccomandata ogni volta che è possibile (soprattutto perché è diventata molto facile).
Clamidia: “La clamidia è una delle malattie sessualmente trasmissibili endemiche in Svizzera. La prevalenza è in aumento. Le donne ricevono la diagnosi più frequentemente degli uomini. La clamidia di solito diventa sintomatica solo nel sesso femminile (ad esempio, problemi di fertilità)”, conclude il Prof. Vernazza.
Fonte: 21° Simposio Medicina nel Maneggio, 5 giugno 2014, Zurigo
SPECIALE CONGRESSO 2014; 5(2): 47-48