Il danno alla cartilagine nell’area dell’articolazione del ginocchio è un quadro clinico molto comune. Ci sono molte cause e numerosi sintomi che portano al dolore cronico. Per una diagnosi precisa della cartilagine, le moderne tecniche di imaging offrono la migliore base per una diagnosi esatta. In questo modo è facile valutare il tipo e l’entità dei cambiamenti nella cartilagine articolare.
Le alterazioni osteoartritiche dell’articolazione del ginocchio sono rilevabili in oltre il 95% dei pazienti nella sesta decade di vita all’esame radiografico, di cui circa il 20% è sintomatico. Panoramica 1 elenca le cause di questo fenomeno [3].
I cambiamenti degenerativi iniziali avvengono quindi principalmente nelle strutture cartilaginee dell’articolazione. Il metodo di scelta per la diagnostica per immagini e non invasiva dei danni alla cartilagine e al menisco è la risonanza magnetica. Panoramica 2 elenca le alterazioni della cartilagine che possono essere rilevate dalla diagnostica per immagini.
L’osteoartrite in generale ha una notevole importanza medica e socio-economica. In Germania, ad esempio, nel 2002 sono stati spesi 7 miliardi di euro per la terapia delle malattie degenerative delle articolazioni [1]. Il sovrappeso, le sollecitazioni meccaniche a lungo termine sulle articolazioni e il disallineamento degli assi favoriscono lo sviluppo dell’artrosi con tutti i cambiamenti delle strutture articolari, così come i traumi subiti e l’aumento dell’età. Si sospettano anche componenti genetiche [2]. I sintomi clinici sono molteplici, lievi e incostanti nelle fasi iniziali e mostrano una progressione nel decorso che varia da individuo a individuo, in molti casi si correla anche con i risultati delle procedure di imaging e può portare a notevoli limitazioni funzionali (panoramica 3).
La strategia principale della terapia mira a mantenere o stabilire una congruenza articolare meccanicamente stabile e una trasmissione fisiologica del carico nell’articolazione. Le misure di trattamento conservativo sono favorite in caso di cartilagine che appare intatta alla diagnostica per immagini, alterazioni superficiali minori e depressione della superficie articolare assente o minore. Questo include la terapia farmacologica con preparati FANS, trattamenti fisici e fisioterapici e misure di sollievo. In caso di alterazioni avanzate della cartilagine, sono disponibili diverse opzioni terapeutiche da discutere (panoramica 4).
Le radiografie mostrano inizialmente un restringimento dello spazio articolare nei cambiamenti degenerativi dell’articolazione, seguiti da sclerosi subcondrale e artrofiti (Fig. 1A e B) . Nelle fasi successive, sono visibili anche cisti delle ossa vicine all’articolazione, occasionalmente anche calcificazioni all’interno delle strutture cartilaginee o sacche d’aria meniscali, il cosiddetto fenomeno del vuoto. Se nell’immagine rotulea-assiale sono rilevabili osteofiti marginali di oltre 2 mm, c’è una probabilità del 100% di ulcerazione della cartilagine retropatellare.
Gli esami di tomografia computerizzata sono raramente richiesti nella diagnosi primaria delle alterazioni degenerative delle articolazioni, così come l’artrografia TC nelle controindicazioni alla risonanza magnetica. Non è possibile valutare le strutture della cartilagine e del menisco (Fig. 2). Tuttavia, l’importanza di rilevare i piccoli corpi liberi calcificati o densi di osso rimane invariata. Dopo le recidive del legamento crociato anteriore, la TAC fornisce informazioni precise sulla larghezza dei canali di perforazione nel femore distale e nella testa tibiale, per una nuova pianificazione chirurgica.
La risonanza magnetica è un modo eccellente per visualizzare tutte le strutture articolari. Una sensibilità (93,6 contro 66,6%) e una specificità (92,5 contro 71,4%) significativamente più elevate favoriscono la risonanza magnetica non invasiva rispetto all’artrografia come modalità di imaging invasivo. L’artrografia a risonanza magnetica indiretta, che è stata utilizzata per molti anni nella diagnostica dell’articolazione del ginocchio, ha perso importanza anche come metodo non invasivo. Il danno cartilagineo e meniscale può essere rilevato in modo affidabile (Fig. 3A e B, Fig. 4). Il continuo sviluppo del software e il miglioramento dell’hardware garantiscono oggi un’eccellente valutabilità delle strutture cartilaginee e meniscali, oltre ai componenti legamentosi, ossei e muscolari dell’articolazione.
Casi di studio
Nel rapporto sul caso 1, è stata dimostrata una gonartrosi accentuata medialmente, compresa l’artrosi femoro-rotulea, in una paziente anziana con dolore dipendente dal carico e gonfiore minore ricorrente dell’articolazione del ginocchio sinistro. (Fig. 1A e B). Il rapporto sul caso 2 documenta una gonartrosi in varismo e una piccola calcificazione legamentosa medialmente nella MS-CT, che potrebbe indicare un trauma più antico. (Fig.2). I casi di studio 3 e 4 mostrano un danno avanzato alla cartilagine e al menisco in pazienti anziani senza un trauma adeguato, con sovraccarichi ossei reattivi (spongiosaedema) nell’area articolare. (Fig. 3A e B, Fig. 4). Il caso di studio 5 rivela condizioni poco evidenti della cartilagine e del menisco dell’articolazione del ginocchio a confronto (Fig. 5) con spessore normale della cartilagine, contorno liscio e segnale omogeneo.
Messaggi da portare a casa
- L’articolazione del ginocchio è una delle articolazioni più frequentemente colpite da alterazioni degenerative.
- Sulla base delle informazioni fornite dalla diagnostica a raggi X, la risonanza magnetica come procedura di imaging è il metodo di scelta per l’imaging completo non invasivo dei cambiamenti all’interno dell’articolazione.
- La tomografia a risonanza magnetica mostra in modo affidabile il danno iniziale da overuse (versamento irritativo, edema della cartilagine e dell’osso).
- La tomografia computerizzata fornisce informazioni supplementari speciali (ad esempio, calcificazioni intra-articolari, corpi liberi).
Letteratura:
- Thiel HJ: Diagnosi per immagini in sezione delle articolazioni. Parte III: Diagnosi tomografica computerizzata e di risonanza magnetica delle alterazioni degenerative dell’articolazione del ginocchio. mta Spectrum 7, 2001: 308-310.
- Glaser C: Aspetti pratici dell’imaging preoperatorio della cartilagine. Radiologia up2date 2, 2009: 103-109.
- www.orthopaede-baer.de/beschwerden/arthrose, ultima chiamata 14.12.2020
PRATICA GP 2021; 16(1): 38-40