Una lesione del menisco è una lesione degenerativa o traumatica del menisco interno o esterno. Un sintomo tipico è un dolore improvviso che aumenta quando si cammina. Se si sospetta una rottura del menisco, oltre a controllare i segni del menisco, si ricorre a procedure di imaging. La diagnosi radiografica può escludere una lesione ossea. Gli esami di risonanza magnetica forniscono un’eccellente rappresentazione delle strutture articolari. L’artroscopia, invece, oggi viene eseguita principalmente a scopo terapeutico.
Nell’articolo sulle alterazioni della cartilagine dell’articolazione del ginocchio, sono già state citate le cause e i processi fisiopatologici della degenerazione cartilaginea. Queste considerazioni valgono anche per i danni degenerativi al menisco. In linea di principio, il danno al menisco può anche essere il risultato di impatti traumatici dell’articolazione con condizioni di cartilagine e menisco precedentemente intatte.
Per molti anni, le radiografie convenzionali sono state lo standard della diagnostica articolare non invasiva, ampliata dalla tomografia convenzionale all’inizio degli anni Venti [6]. Un ulteriore miglioramento della diagnostica articolare è stato raggiunto dopo lo sviluppo dei mezzi di contrasto attraverso l’artrografia e l’artrotomografia. Dal 1930 circa, questi metodi sono stati utilizzati di routine. La tomografia computerizzata ha permesso una visualizzazione significativamente migliore delle strutture ossee e calcificate e, in combinazione con il contrasto intra-articolare, anche la valutazione delle superfici cartilaginee e del decorso dei legamenti.
Tuttavia, la risonanza magnetica è stata la prima svolta nell’imaging non invasivo di tutte le strutture che formano le articolazioni. L’artrografia a risonanza magnetica indiretta ha rappresentato un ulteriore miglioramento nella valutazione delle strutture della cartilagine e del menisco nel corso degli anni, ma è stata associata all’applicazione endovenosa di un mezzo di contrasto e a un maggiore tempo richiesto per l’esame [4]. Il costante sviluppo dell’hardware e del software nella diagnostica a risonanza magnetica consente oggi di ottenere una dichiarazione diagnostica molto buona e affidabile sulle strutture articolari interne, senza alcuna invasività. I sintomi di una lacerazione del menisco [7] possono variare e dipendono dal tipo di origine (Tab. 1).
L’anamnesi e l’esame clinico sono indicativi e possono portare a una diagnosi provvisoria. Nel corso dei decenni, alcuni criteri dell’esame fisico si sono dimostrati validi [2], soprattutto i segni di Steinmann positivi. Tuttavia, le lacerazioni del menisco non sono sempre l’unica causa dei sintomi; in particolare nei pazienti anziani, diverse alterazioni degenerative giocano un ruolo nella complessità dei disturbi (danni alla cartilagine, conseguente edema spongioso delle zone di stress osseo, sinovite, borsite, plica ipertrofica, danni ai legamenti).
Nella risonanza magnetica, i criteri diagnostici per la classificazione del danno meniscale sono stati provati da circa 25 anni [5] e sono elencati nella tabella 2. Il metodo è la procedura di imaging di scelta e ha un’influenza decisiva sulla successiva pianificazione della terapia [3]. Negli ultimi anni, c’è stato un cambiamento di paradigma nel trattamento del danno meniscale verso misure conservative [1]. L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere o creare condizioni articolari meccanicamente stabili e resilienti.
Le radiografie non hanno alcun significato diagnostico nel rilevamento diretto di una lacerazione del menisco, ma possono visualizzare l’estensione delle alterazioni ossee nel contesto dell’artrosi. Si può ipotizzare un danno cronico anche in presenza di una chiara calcificazione della cartilagine o delle strutture del menisco (Fig. 1).
Anche gli esami tomografici computerizzati non hanno alcun ruolo nella diagnosi delle strutture della cartilagine e del menisco (Fig. 2). L’importanza nel rilevamento di piccoli corpi liberi calcificati o densi di osso rimane elevata, così come nella diagnostica delle fratture.
La risonanza magnetica è un modo eccellente per visualizzare tutte le strutture articolari. L’artrografia a risonanza magnetica indiretta, come metodo non invasivo utilizzato per molti anni nella diagnostica dell’articolazione del ginocchio, ha perso importanza. Il danno meniscale può essere rilevato in modo affidabile negli esami RM nativi (Fig. 3A-E) .
Casi di studio
Nel caso di studio 1, un paziente di 78 anni presentava una limitazione dolorosa del movimento – con gonartrosi nota. Il caso 2 documenta un’artrosi minore nella MS-CT; le strutture della cartilagine e del menisco non possono essere valutate in modo decisivo. Gli esempi 3 mostrano diversi stadi di danno al menisco senza un trauma adeguato. Ad eccezione di Esempio 3A con lesione del menisco °1, c’è stato dolore, in parte con un peso limitato e una mobilità ridotta (soprattutto nel caso 3E).
Messaggi da portare a casa
- L’articolazione del ginocchio è una delle articolazioni più frequentemente colpite dalle alterazioni degenerative.
- La risonanza magnetica come tecnica di imaging è il metodo non invasivo di scelta per visualizzare in modo completo i cambiamenti all’interno dell’articolazione.
- Con la risonanza magnetica, i diversi stadi della degenerazione e delle rotture meniscali diventano quantificabili.
- L’esame radiografico e la tomografia computerizzata forniscono informazioni supplementari specifiche (ad esempio, calcificazioni intra-articolari, corpi liberi), ma non possono verificare l’esatta estensione del danno meniscale.
Letteratura:
- Beaufils P, Pujol N: Gestione della lacerazione meniscale traumatica e delle lesioni meniscali degenerative. Salvate il menisco. Orthop Traumatol Surg Res 2017; 103(85): S227-244.
- Bronstein RD, Schaffer JC: Esame fisico del ginocchio: menisco, cartilagine e condizioni femoro-rotulee. Am Acad Orthop Surg 2017; 25(5): 365-374.
- Nguyen JC, De Smet AA, Graf BK, Rosas HG. Diagnosi e classificazione della lacerazione meniscale basata sulla risonanza magnetica. Radiographics 2014; 34(4): 981-999.
- Thiel HJ: Artrografia RM indiretta. mta 13, 1998: 644-648.
- Thiel HJ: Diagnosi per immagini in sezione delle articolazioni. Parte III: Diagnosi tomografica computerizzata e di risonanza magnetica delle alterazioni degenerative dell’articolazione del ginocchio. mta Spectrum 7, 2001: 308-310.
- Thiel HJ: Diagnosi per immagini in sezione delle articolazioni (I). mta Spectrum 4, 2001: 159-161.
- www.endoprosthetics-guide.com/knie/meniskusriss
PRATICA GP 2021; 16(2): 39-40