Intervista con il Prof. Dr. Kucher.
Prof. Kucher, qual è stata la ragione per sviluppare la trombolisi assistita da ultrasuoni?
Prof Dr. Kucher:
Registri su larga scala hanno confermato che circa due terzi dei pazienti con embolia polmonare massiva non ricevono la trombolisi potenzialmente salvavita a causa del rischio di emorragia. D’altra parte, occasionalmente osserviamo che i pazienti inizialmente stabili e trattati secondo gli standard muoiono per le conseguenze dell’embolia polmonare. È necessaria anche una terapia migliore, perché molte persone colpite soffrono per mesi dei sintomi dell’affaticamento del cuore destro. Infine, è importante utilizzare il trattamento per prevenire importanti effetti tardivi, come la cronicizzazione dell’ipertensione polmonare.
Che effetto hanno le onde degli ultrasuoni sull’embolo?
Come sappiamo, gli ultrasuoni da soli non possono dissolvere il trombo. L’effetto meccanico delle onde ultrasonore porta, da un lato, alla destabilizzazione del trombo con assottigliamento dei fili di fibrina. Allo stesso tempo, il farmaco viene spinto nel trombo con una pressione dovuta al “flusso acustico”, che porta a una dissoluzione più rapida anche a basse dosi.
I risultati dello studio di fase II sono promettenti. Qual è il prossimo passo nella trombolisi assistita da ultrasuoni?
Gli studi futuri esamineranno se la lisi con catetere è più sicura della lisi sistemica, soprattutto in termini di riduzione del sanguinamento grave.
Intervista: Regina Scharf