Il mal di schiena è diventato una malattia molto diffusa. L’andatura eretta, la mancanza di esercizio fisico, il sovrappeso e il carico inadeguato sulla colonna vertebrale intensificano i processi di invecchiamento fisiologico dei dischi intervertebrali e la degenerazione delle altre strutture spinali.
Negli adulti, in particolare, occorre prendere in considerazione i fattori psicosociali oltre agli aspetti fisiologici [8]. A seconda dei sintomi clinici e della situazione neurologica, per la diagnostica per immagini si deve scegliere il metodo con il miglior valore informativo, la minore invasività, la disponibilità, l’esperienza dell’esaminatore, le possibilità alternative (esposizione alle radiazioni) e un rapporto costo-beneficio equilibrato. Panoramica 1 elenca i possibili sintomi dell’estrusione del disco. Tuttavia, non tutte le dislocazioni del disco rilevabili con la diagnostica per immagini sono sintomatiche. I sintomi clinici, i risultati neurologici e di diagnostica per immagini devono essere correlati per trarre una conseguenza terapeutica.
Dopo la scoperta dei raggi X da parte di W.C. Röntgen nel 1895, lo sviluppo della tomografia computerizzata e soprattutto della risonanza magnetica (RM) ha rivoluzionato anche l’imaging della colonna vertebrale. Il neuroasse e le strutture circostanti del canale spinale e della colonna vertebrale possono essere visualizzati in dettaglio in modo non invasivo. I raggi X convenzionali sono diventati meno importanti nella diagnostica per immagini di routine dopo l’introduzione della TAC e della risonanza magnetica. Le indicazioni si presentano ancora nel chiarimento di cambiamenti degenerativi e infiammatori principalmente ossei, nonché traumatici, e anche di anomalie nello sviluppo e nell’evoluzione. Oggi la risonanza magnetica è senza dubbio il metodo di imaging della colonna vertebrale con le informazioni più complete, ampliando e migliorando in modo significativo il contenuto informativo della diagnostica a raggi X, della mielografia e della tomografia computerizzata (TC). Visualizzando l’entità della degenerazione discale, i cambiamenti che accompagnano le placche terminali vertebrali, le reazioni legamentose, nonché l’usura delle articolazioni vertebrali e i segni di qualsiasi instabilità e conseguente falsa statica, è possibile assegnare i sintomi in modo causale [4].
La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica non solo hanno rivoluzionato la neuroimmagine, ma hanno anche ridotto o eliminato notevolmente i rischi delle procedure di esame invasive. Questo si riflette anche nella sostituzione delle terapie chirurgiche con procedure neuroradiologiche minimamente invasive. Per le procedure minimamente invasive che possono essere eseguite principalmente in regime ambulatoriale, l’esame di imaging pre-intervento non ha solo il compito di diagnosticare la causa dei disturbi, ma anche di confermare l’indicazione o le controindicazioni. L’opzione terapeutica radiologicamente minimamente invasiva, la terapia periradicolare guidata dalla TAC (PRT), è già stata menzionata in un rapporto precedente. Una chiara definizione concettuale di spostamento del disco dovrebbe essere universalmente valida e basarsi sulla versione attuale del 2014, sviluppata da tre società professionali: la North American Spine Society, la American Society of Spine Radiology e la American Society of Neuroradiology [1]. La Tabella 1 mostra la versione attuale della nomenclatura, basata su quella del 1995 con l’aggiornamento del 2001.
Nella pratica quotidiana, la descrizione dello spostamento del disco come protrusione discale o rigonfiamento del disco e prolasso discale o estrusione è comune e, soprattutto per molti referenti, la nomenclatura comprensibile e alla fine anche comune per molti anni. La differenziazione dei sintomi del dolore vertebrale è elencata nella tabella 2 [6,7,9].
La Tabella 3 [2,8] fornisce informazioni sull’esecuzione di procedure di diagnostica per immagini in base alla durata dei sintomi vertebrali.
Casi di studio
Il caso di studio 1 mostra un’ernia discale cervicale in una paziente di 39 anni che lamentava una parestesia alle dita della mano sinistra e un dolore che si irradiava al braccio, associato a rigidità del collo e cefalea. La tomografia RM ha rivelato un’ernia del disco nel segmento C6/7 a sinistra (Fig. 1).
Nel caso di studio 2 (Fig. 2), un’ernia discale recessiva destra in un uomo di 29 anni nel segmento L5/S1 è la causa della lombosciatalgia destra, confermata anche dalla risonanza magnetica.
Nel caso di studio 3, una piccola estrusione subligamentosa dorsomediale del disco legamentoso L5/S1 (TC multislice lombare) è la causa dei disturbi reciproci.
Messaggi da portare a casa
- Le estrusioni del disco spinale possono essere clinicamente silenti, non tutte le dislocazioni del disco sono rilevanti.
- I sintomi sono variabili; raramente la
- “emergenza neurologica”, che può anche richiedere un intervento neurochirurgico immediato.
- L’uso della diagnostica per immagini dipende dall’entità e dalla durata dei sintomi.
Letteratura:
- Breitenseher JB, Pones M, Breitenseher MJ: Nomenclatura dei dischi intervertebrali (lombari). Radiologia up2date 2017; 17: 63-77.
- Associazione Medica Tedesca (BÄK), Associazione Nazionale dei Medici di Assicurazione Sanitaria Statutaria (KBV), Associazione delle Società Mediche Scientifiche (AWMF): Nationale VersorgungsLeitlinie Kreuzschmerz – Langfassung. Versione 1.X.2010.
- Casazza BA: Diagnosi e trattamento della lombalgia acuta. Am Fam Physician 2012; 85(4): 343-350.
- Emch TM, Modic MT: Imaging della malattia degenerativa del disco lombare: storia e stato attuale. Skeletal Radiol 2011; 40(9): 1175-1189.
- Grönemeyer DHW, Seibel RMM: Tomografia computerizzata interventistica. Vienna, Berlino: Ueberreuter Wissenschaft, 1989 (3-4): 94-103.
- Grönemeyer DHW, Thiel H.-J, Moser C: Microterapia periradicolare tomografica. Berlino: ABW Wissenschaftsverlag GmbH, 2013; pp. 16-20, pp. 40-43, pp. 79-81, pp. 93-104, pp. 119-143.
- Junker U, Nolte T: Fondamenti della terapia speciale del dolore. Monaco di Baviera: Urban & Vogel, 2005.
- Kloska S, Freund M: Diagnostica radiologica delle lesioni del disco intervertebrale. Radiologia up2date 2003; 1: 37-55.
- Thiel HJ: PRT guidata da TC per MTRA. Berlino: ABW Wissenschaftsverlag, 2014.
PRATICA GP 2020; 15(3): 36-38