Al simposio ESMO sull’immuno-oncologia, tenutosi a Ginevra, sono stati discussi i progressi nei cosiddetti vaccini contro il cancro. Nello studio più elaborato finora su questo tema, i ricercatori stanno attualmente studiando l’efficacia e la sicurezza di un vaccino attivo su misura per i singoli pazienti.
(ag) GAPVAC è il nome dello studio di fase I che è stato discusso prevalentemente al simposio. L’ambizioso progetto è finanziato dall’UE. Sta testando due diversi vaccini (APVAC-1 e -2) in pazienti con glioblastoma e dopo un intervento chirurgico convenzionale. Quindi stiamo parlando di vaccini “terapeutici” che non prevengono il cancro, ma lo combattono quando è già presente. Entrambi contengono antigeni personalizzati e dovrebbero quindi essere altamente efficaci per il singolo paziente.
Due vaccini
In tutti i partecipanti allo studio, vengono identificati i geni espressi nel tumore, i peptidi dell’Antigene Leucocitario Umano (HLA) (cioè i peptidi riconosciuti dalle cellule T), le mutazioni specifiche del cancro e la capacità del sistema immunitario di generare una risposta a determinati antigeni. Sulla base di queste informazioni, vengono preparati e somministrati i seguenti vaccini:
APVAC-1: il primo vaccino è costituito da peptidi che i ricercatori hanno già “in magazzino”, per così dire, in quanto appartengono a 72 bersagli terapeutici identificati nel glioblastoma (cioè sono sovraespressi nel tessuto tumorale). I cocktail di peptidi vengono creati a seconda di quali peptidi esprime il paziente e se possono generare una risposta immunitaria: Ad esempio, se un paziente esprime 20 delle 72 molecole bersaglio associate al tumore e cinque di esse generano una risposta immunitaria, esattamente queste cinque vengono somministrate tramite vaccinazione. A questo proposito, APVAC-1 è anche personalizzato.
APVAC-2: in questo caso, deve avvenire una sintesi de novo, in quanto APVAC-2 deve essere costituito da peptidi mutati che sono espressi esclusivamente dal rispettivo tumore. Questi peptidi non vengono tenuti in magazzino perché sono diversi e specifici per ogni paziente.
Farmaci personalizzati
GAPVAC è uno studio eccezionalmente elaborato e complicato, mai realizzato prima. Un impegno così grande per ogni singolo paziente è notevole. In definitiva, la tendenza si muove nella direzione di dare a ogni paziente la propria medicina. Il modo in cui il sistema sanitario – anche tenendo conto della riduzione dei costi di follow-up – dovrebbe far fronte a un tale approccio rimane per il momento completamente aperto.
Fonte: “Nuovi antigeni del cancro per immunoterapie personalizzate”, presentazione al Simposio ESMO, 21 novembre 2014, Ginevra.
InFo ONCOLOGIA & EMATOLOGIA 2014; 2(10): 3