L’abuso di sostanze è un problema importante nei pazienti con ADHD. Un ampio studio americano sta verificando se esiste un’associazione tra il trattamento farmacologico dell’ADHD e i problemi di consumo di sostanze in questo gruppo di pazienti.
Domanda di ricerca: Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) ha una prevalenza mondiale di circa il 2,6%-4,5% dei giovani e per molti dura fino all’età adulta. Gli stimolanti sono efficaci nel trattamento dei sintomi dell’ADHD e sono quindi farmaci di prima linea. L’abuso di sostanze (e le sue conseguenze) è ben noto come un problema importante nei pazienti con ADHD, anche perché esiste una sovrapposizione genetica tra i due gruppi di disturbi. Tuttavia, rimane poco chiaro e controverso se esista un’associazione tra il trattamento farmacologico dell’ADHD e i problemi di consumo di sostanze in questo gruppo di pazienti. Questo studio, pertanto, analizza le associazioni tra i farmaci AHDH e i problemi legati all’uso di sostanze.
Pazienti e metodologia: Per questo studio, gli autori hanno potuto accedere e analizzare i dati di 2 993 887 pazienti con ADHD. Circa la metà dei pazienti era di sesso femminile (47,2%). Le analisi individuali sono state utilizzate per valutare i problemi legati alle sostanze (ad esempio, i ricoveri di emergenza dovuti all’uso di sostanze [ohne Tabak]) in un periodo con e senza trattamento (con stimolanti o atomoxetina).
Risultati: Le analisi individuali corrette hanno mostrato che i pazienti di sesso maschile nelle fasi con trattamento farmacologico avevano un rischio inferiore del 35% di sviluppare un problema di salute legato alle sostanze. Nelle donne, il rischio era inferiore del 31% durante una fase di trattamento. L’effetto del trattamento è stato anche sostenuto in entrambi i sessi: anche due anni dopo un periodo di trattamento, il rischio di un problema di salute legato alle sostanze era del 19% più basso negli uomini e del 14% più basso nelle donne.
Conclusioni: Questo (ampio) studio americano dimostra che i pazienti con ADHD che assumono farmaci per l’ADHD è improbabile che sviluppino un rischio più elevato di sviluppare un problema con le sostanze rispetto ai pazienti con ADHD che non assumono il trattamento. Piuttosto, il trattamento con stimolanti (nei pazienti con ADHD confermata) sembra essere un fattore protettivo nella prevenzione di futuri problemi legati alle sostanze. Tuttavia, gli autori sottolineano che i risultati del loro studio non devono essere interpretati nel senso che i farmaci per l’ADHD dovrebbero essere usati per trattare i problemi con le sostanze.
InFo NEUROLOGIA & PSICHIATRIA 2017; 15(5): 29