In un confronto internazionale, la Svizzera è all’avanguardia: in un sondaggio sull’assistenza primaria, il sistema sanitario ha ottenuto il primo posto. Tuttavia, i compiti amministrativi sono in aumento. Questo è un motivo di preoccupazione.
Nello studio internazionale “International Health Policy Survey”, è stato chiesto ai medici di base, cioè ai medici di famiglia e ai pediatri, di esprimersi sulle questioni di politica sanitaria. La Svizzera è riuscita a conquistare il primo posto. Il 92,7% degli intervistati valuta le prestazioni del sistema come buone o molto buone. In particolare, la collaborazione e lo scambio di informazioni con i medici specialisti e l’accesso ai servizi medici sono valutati positivamente. Il 96% dei fornitori di cure primarie giudica lo scambio di informazioni e il coordinamento molto buoni. Anche l’accesso ai servizi medici per i pazienti è valutato come molto buono. Anche i brevi tempi di attesa sono tra i migliori in un confronto internazionale.
Il 69% degli intervistati è molto soddisfatto del proprio lavoro. Tuttavia, il 37% ha anche valutato il proprio lavoro come estremamente o molto stressante. Nel 2015 sembrava ancora diverso. Lì, la percentuale era solo del 31%. In particolare, il 60,7% degli intervistati ha considerato il tempo necessario per le attività amministrative con le compagnie assicurative o la fatturazione come un problema importante. Questa ipotesi è condivisa anche dai medici dell’ospedale. Un totale di 1572 medici ha partecipato al sondaggio rappresentativo. In media, il lavoro legato al paziente rappresenta solo il 34% del lavoro svolto dai medici ospedalieri. Con il 20% del tempo giornaliero impiegato, il lavoro di documentazione intorno alla cartella clinica segue già al secondo posto. Ogni giorno, circa 119 minuti vengono dedicati alla documentazione, mentre per i medici assistenti sono addirittura 197 minuti. Questo impegno in costante aumento è probabilmente uno dei motivi per cui la soddisfazione sul lavoro è diminuita negli ultimi nove anni. Tuttavia, l’80% dei medici di medicina somatica acuta e psichiatria e il 70% di quelli di riabilitazione confermano di essere molto o abbastanza soddisfatti del loro lavoro. Il 90% giudica il proprio lavoro interessante. Tuttavia, la maggior parte della professione medica soffre costantemente di pressione sulle prestazioni e sul tempo. Nella medicina somatica acuta, l’80% dei medici afferma che questo è molto o un po’ vero. E con il 60% (2019) rispetto al 40% (2012), anche il numero di medici che soffrono di stress molto o spesso è aumentato in modo significativo. Avere tempo a sufficienza per i pazienti sarebbe quindi importante non solo per i malati, ma anche per la soddisfazione lavorativa dei medici.
Fonte: FMH – Associazione professionale dei medici svizzeri; www.fmh.ch/index.cfm
InFo NEUROLOGIA & PSICHIATRIA 2020; 18(1): 40