La tromboembolia associata al tumore può avere conseguenze fatali. Pertanto, un’efficace anticoagulazione è indicata nella situazione acuta e come profilassi delle recidive. Le eparine sono attualmente raccomandate. Si possono usare anche i NOAK?
Il tasso di mortalità dei TEV è relativamente alto. Molti pazienti hanno quindi bisogno di anticoagulazione. Sia come terapia acuta che per la profilassi delle ricadute. A tale scopo si raccomanda l’uso di eparine a basso peso molecolare o di fondaparinux. Ma le NOAK stanno guadagnando terreno in altre discipline. Diversi studi hanno ora testato il loro uso anche nella TEV. Il risultato: i NOAK possono prevenire efficacemente la tromboembolia, ma possono essere utilizzati solo in modo mirato.
Perché ci sono anche alcuni argomenti contro la somministrazione della nuova classe di principi attivi. Questi interagiscono potenzialmente con alcuni farmaci antitumorali, per cui è necessario chiarirlo in anticipo in ogni caso. I NOAK sono anche controindicati nei pazienti con disfunzione renale marcata. Inoltre, non c’è attualmente alcuna esperienza riguardo al dosaggio nella trombocitopenia. Inoltre, poiché il trattamento deve essere eseguito con costanza, l’aderenza del paziente deve essere stabile e seguita dal medico.
A causa delle numerose controindicazioni o della mancanza di esperienza, la somministrazione di NOAK potrebbe quindi essere più indicata nelle pazienti oncologiche che ricevono la terapia ormonale ma non la chemioterapia, o che sono in fase di follow-up.
Ulteriori letture:
- Carrier M, et al: N Engl J Med 2019; 380: 711-719.
- McBane RD, et al: Blood 2018; 132: 421
- Raskob GE, et al: N Engl J Med 2018; 378: 615-624.
- Young AM, et al: J Clin Oncol 2018; 36: 2017-2023.
InFo ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA 2019; 7(4): 23