In caso di disturbi della guarigione delle ferite, si raccomanda una diagnosi interdisciplinare. Oltre al trattamento della malattia di base, il trattamento locale della ferita è il pilastro più importante della terapia. M.O.I.S.T è un concetto moderno di terapia locale. Nella cura individuale delle ferite, è importante scegliere la medicazione ottimale.
Si parla di ferite croniche se la chiusura della ferita non avviene entro 8 settimane. La malattia vascolare è la causa sottostante di circa il 90% delle ulcere croniche [1]. Più della metà di queste sono ulcere venose alle gambe, un po’ meno comuni sono le ulcere miste alle gambe, seguite dalle ulcere arteriose alle gambe e dalla sindrome del piede diabetico. Il restante 10% è dovuto ad altre cause, come infezioni (ad esempio, sifilide tardiva, micobatteriosi atipica, leishmaniosi cutanea), malattie autoimmunologiche sottostanti (ad esempio, pioderma gangrenoso, dermatosi bollose), alterazioni neoplastiche (carcinoma basocellulare/ squamocellulare) o fattori esogeni (farmaci, allergie da contatto, ustioni). La combinazione del trattamento della malattia di base e della cura locale moderna delle ferite è la base di una terapia efficace.
Valutazione della ferita: regola ABCDE
Un’anamnesi dettagliata e un’attenta ispezione clinica secondo la regola ABCDE sono elementi chiave per chiarire l’eziologia dei disturbi della guarigione delle ferite [1,2].
- A – Anamnesi: fare un’anamnesi dei sintomi attuali, compresa l’intensità e la durata della comparsa, scoprire eventuali malattie sottostanti, nonché fare un’anamnesi dei farmaci e chiedere informazioni sui fattori rilevanti dello stile di vita (ad esempio, dieta, nicotina, alcol).
- B – Batteri: Una complicanza comune delle ferite croniche è la superinfezione batterica sotto forma di erisipela o flemmone. Oltre all’emocromo, alla proteina C-reattiva e alla velocità di eritrosedimentazione, è necessario eseguire uno striscio microbico.
- C – Esame clinico: i test di sensibilità, la diagnosi dell’edema, la mobilità dell’articolazione della caviglia e la valutazione delle malposizioni sono elementi importanti dell’esame clinico e forniscono informazioni supplementari preziose oltre alla descrizione della ferita (localizzazione, dimensioni/profondità, margine della ferita, ambiente della ferita, necrosi, rivestimenti ed essudato).
- D – Circolazione: i sistemi venoso e arterioso devono essere esaminati come parte della diagnosi vascolare. Oltre alla palpazione delle pulsazioni del piede, questo include l’indice pressorio caviglia-braccio e, se necessario, l’ecografia Doppler delle vene della gamba.
- E – Extra: se le cause delle ferite non possono essere determinate dai chiarimenti diagnostici di base, è disponibile una serie di ulteriori procedure diagnostiche, come la biopsia, le analisi sierologiche, i test epicutanei, il pathergy test (piodermite gangraenosum, malattia di Behçet), la microscopia capillare (collagenosi) e le analisi genetiche.
Terapia locale: concetto M.O.I.S.T.
Il trattamento locale delle ferite si basa principalmente sul quadro clinico, prendendo in considerazione il letto della ferita, l’ambiente della ferita, lo stato di infezione e la quantità di essudato. Il concetto M.O.I.S.T. è un ulteriore sviluppo dello schema T.I.M.E. e serve come guida per l’applicazione di diverse terapie per le ferite:“Equilibriodell’umidità” (gestione dell’essudato),“Equilibrio dell‘ossigeno” (apporto di ossigeno),“Controllodelle infezioni“,“Supporto” (sostegno delprocesso di guarigione),“Gestionedei tessuti” [1,3]. Un obiettivo terapeutico importante è quello di trasformare il microambiente della ferita cronica, caratterizzato da infiammazione persistente, in uno favorevole alla guarigione. In un approccio adattato alle fasi, la pulizia e lo sbrigliamento della ferita vengono eseguiti per primi, seguiti dalla stimolazione della crescita del tessuto di granulazione e dalla promozione dell’epitelizzazione. Le medicazioni moderne contengono sostanze che favoriscono la guarigione, come il collagene, l’emoglobina o l’argento. Oltre a garantire un clima umido alla ferita, queste medicazioni hanno proprietà detergenti e/o inibitorie delle infezioni, motivo per cui vengono definite anche medicazioni attive o interattive.
Selezione della medicazione appropriata per la ferita
Oggi è disponibile un’ampia gamma di prodotti per la cura delle ferite. I materiali più importanti sono [4]:
- Medicazioni a base di carbone attivo: inibiscono gli odori, legano i batteri e le molecole proteiche.
- Alginati: possono assorbire molto liquido, legando la secrezione della ferita in un gel che mantiene la ferita umida.
- Medicazioni antimicrobiche: contengono sostanze che combattono i microbi; l’argento è il più usato.
- Pellicole per ferite: coperture trasparenti contenenti poliuretano senza effetto assorbente; permeabili all’aria e al vapore acqueo, ma non ai liquidi o ai batteri.
- Fibre idroelettriche: Fibre di poliestere, immagazzinano molto fluido, nessuna macerazione sui bordi della ferita.
- Idrogeli: supportano lo sbrigliamento autolitico, hanno un effetto refrigerante.
- Idrocolloidi: quando l’essudato della ferita viene assorbito, si forma un gel che mantiene la ferita umida, ma può anche avere un odore sgradevole.
- Medicazioni in schiuma: realizzate in schiuma di poliuretano, con o senza rivestimento in silicone; vengono assorbite grandi quantità di secrezioni della ferita.
Oltre alla terapia conservativa e interventistica delle ferite e delle vene, la terapia compressiva è una strategia di trattamento importante per le ulcere venose delle gambe. A tale scopo vengono utilizzati diversi materiali e sistemi (ad esempio, calze, bendaggi con bende a breve estensione o sistemi multicomponente).
Letteratura:
- Kusch K: Gestione moderna delle ferite croniche. Kerstin Kusch, MD, Aggiornamento in Dermatologia e Allergologia, FomF.de, Hofheim (D), 10.09.2020.
- Eming SA, Dissemond J: Terapia delle ferite. In: Plewig G et al. (Eds). Dermatologia, Venereologia e Allergologia di Braun-Falco. Springer Reference Medicine 2017.
- Dissemond J, et al.: M.O.I.S.T. – un concetto per la terapia locale delle ferite croniche. J Dtsch Dermatol Ges 2017; 15(4): 443-445.
- PROLIFE homecare GmbH, www.prolife-chronische-wunden.expert (ultimo accesso 03.05.2021)
PRATICA GP 2021