I dati di un nuovo studio mostrano che i cambiamenti mitocondriali si verificano nelle prime fasi della demenza (“decadimento cognitivo lieve”, MCI), che possono essere influenzati dalla terapia con donepezil. Rispetto ai pazienti con MCI trattati con l’inibitore dell’acetilcolinesterasi, quelli senza trattamento hanno mostrato una respirazione cellulare mitocondriale significativamente più bassa. Donepezil ha anche alterato l’espressione dei geni coinvolti nella regolazione mitocondriale nei muscoli.
Nella demenza di Alzheimer, si verifica una progressiva degradazione delle cellule nervose e dei segnali nel cervello. I depositi di proteine costituiti da peptidi beta-amiloidi sono uno dei cambiamenti più evidenti nel cervello dei pazienti con Alzheimer. Il deterioramento cognitivo lieve (MCI) è considerato una sindrome prodromica o di rischio di demenza [1]. Nell’ICD-11, la classificazione diagnostica corrispondente è “disturbo neurocognitivo lieve” [2,7]. In circa il 5-10%, l’MCI progredisce verso la malattia di Alzheimer o un’altra forma di demenza; in altri casi, le capacità cognitive rimangono stabili per lungo tempo o migliorano nuovamente [3]. La disfunzione mitocondriale sistemica è un dato associato alla malattia di Alzheimer e ad altri disturbi neurodegenerativi (riquadro).
Studio su pazienti di oltre 60 anni con lieve deterioramento cognitivo
La riduzione dei fattori di rischio vascolari, metabolici, tossici e psicologici è un obiettivo terapeutico importante nell’MCI. I ricercatori di un nuovo studio trasversale hanno analizzato l’efficacia dell’inibitore dell’acetilcolinesterasi donepezil sull’attività mitocondriale e sulla funzione cognitiva nei pazienti con MCI di età superiore ai 60 anni [4]. Alcuni dei partecipanti hanno ricevuto il donepezil almeno un mese prima dello studio (n=15), mentre altri non sono stati trattati per il deterioramento cognitivo (n=11). I gruppi con deterioramento cognitivo sono stati confrontati con un gruppo di controllo di adulti cognitivamente sani (n=24) abbinati per età, sesso e peso [4,5]. I volontari hanno partecipato a un test di esercizio su un tapis roulant che ha misurato le loro prestazioni fisiche. Hanno anche ricevuto un fitness tracker da indossare a casa per sette giorni. Il team di ricerca ha misurato la funzione mitocondriale nei muscoli dei partecipanti, utilizzando campioni di tessuto permeabilizzato provenienti da biopsie del muscolo vasto laterale. Questo ha dimostrato che nel gruppo non trattato, i muscoli scheletrici avevano una respirazione cellulare mitocondriale significativamente più bassa rispetto ai pazienti MCI trattati con donepezil e ai controlli sani [4]. Il donepezil ha alterato l’espressione di diversi geni nel gruppo trattato, compresi quelli coinvolti nella regolazione e nella funzione mitocondriale, nel metabolismo degli acidi grassi e nella sintesi proteica nel muscolo. Un confronto del sequenziamento dell’RNA dei muscoli scheletrici dei pazienti MCI non trattati e trattati con donepezil ha mostrato che l’inibitore dell’acetilcolinesterasi ha alterato l’espressione genica delle proteine di oltre 600 muscoli scheletrici, con un impatto massiccio sul profilo di trascrizione dei muscoli corrispondenti.
Letteratura:
- DGPPN/DGN: S3-Leitlinie “Demenzen”, 2016, versione lunga. www.dgppn.de (ultima chiamata 22.12.2021)
- Kasper S, et al: Gestione del decadimento cognitivo lieve (MCI): la necessità di linee guida nazionali e internazionali. Il World Journal of Biological Psychiatry 2020; 21 (8): 579-594.
- Huber F, Beise U: Demenza. Ultima revisione: 03/2017. www.medix.ch/wissen/guidelines/psychische-krankheiten/demenz (ultima chiamata 22.12.2021)
- Morris JK, et al: il deterioramento cognitivo lieve e il Donepezil hanno un impatto sulla capacità respiratoria mitocondriale nel muscolo scheletrico. Funzione (Oxf) 2021; 2(6): zqab045.
- “Il farmaco per l’Alzheimer può aiutare a mantenere la funzione mitocondriale nei muscoli mentre rallenta il declino cognitivo”, American Physiological Society, 27.09.2021.
- “Alzheimer: l’amiloide-beta compromette i mitocondri”, Gesundheitsindustrie BW, 10.11.2014, www.gesundheitsindustrie-bw.de (ultimo accesso 22.12.2012).
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): ICD-11, Classificazione Internazionale delle Malattie11a Revisione, https://icd.who.int/en (ultimo accesso 22.12.2021)
PRATICA GP 2022; 17(1): 28
InFo NEUROLOGIA & PSICHIATRIA 2022; 20(2): 36