Il carcinoma nasofaringeo è un’entità tumorale piuttosto rara in Europa, che spesso viene riconosciuta solo in fase avanzata. Con la radiochemioterapia combinata, le probabilità di guarigione sono buone nei pazienti non metastatizzati. Ma questo trattamento aiuta anche a contrastare l’insorgenza di metastasi a distanza?
Il carcinoma nasofaringeo è uno dei tipi di tumore più rari in Europa e di solito viene diagnosticato in fase avanzata. I fattori ambientali, la base genetica e una genesi virale potrebbero essere la causa. La diagnosi viene fatta istologicamente mediante biopsia. Al momento della diagnosi iniziale, molti pazienti presentano già una malattia avanzata non operabile con metastasi locoregionali. Il ruolo della radioterapia locoregionale nei pazienti con carcinoma nasofaringeo primario metastatico (mNPC) è stato ora analizzato in uno studio di fase III randomizzato, in aperto.
Sono stati inclusi 126 pazienti con mNPC primario in stadio IVc. I principali criteri di inclusione erano CR o PR valutati mediante studio di imaging dopo tre cicli di chemioterapia secondo RECST v1.1. Le persone colpite hanno ricevuto la chemioterapia, o la chemioterapia in combinazione con la radioterapia, in un rapporto 1:1. I regimi di chemioterapia erano fluorouracile a 5 g/m2 per 120 ore e cisplatino a 100 mg/m2 il giorno 1 una volta ogni 3 settimane per un massimo di sei cicli. L’endpoint primario era la sopravvivenza globale (OS).
È stata dimostrata una superiorità significativa
Lo studio ha dovuto essere interrotto in anticipo perché è stata osservata una chiara differenza tra i due bracci di studio a favore della terapia combinata. Il tempo di follow-up mediano è stato di 25,2 mesi. La OS mediana è stata di 40,2 mesi (95% CI 25,7-54,7) nel gruppo chemioterapia più radioterapia e di 24,5 mesi (95% CI 15,3-33,7) nel gruppo solo chemioterapia (HR 0,45 95% CI 0,25-0,80; p=0,007). Non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi di trattamento in termini di tossicità ematologica e risposta gastrointestinale. L’incidenza di reazioni cutanee di grado 2-3 e di mucositi di grado 3-4 nella chemioterapia più radioterapia è stata significativamente più alta rispetto ai gruppi di sola chemioterapia (p<0,05).
Fonte: Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) 2019
Ulteriori letture:
- Chen M, You R, You-Ping L, et al: Chemioterapia più radioterapia loco-regionale rispetto alla sola chemioterapia nel carcinoma nasofaringeo primario metastatico: uno studio randomizzato, in aperto, di fase III. Annali di Oncologia 2019; DOI: https://doi.org/10.1093/annonc/mdz252
InFo ONCOLOGIA & EMATOLOGIA 2019; 7(6): 29 (pubblicato il 7.12.19, prima della stampa).