I registri della psoriasi e gli studi di cura sono una fonte importante di dati per una terapia di sistema basata sull’evidenza. Sono ora disponibili dati convincenti a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda gli anticorpi anti-IL-17 e anti-IL-23. Questi sono stati incorporati anche nella linea guida sulla psoriasi, aggiornata lo scorso anno. Nel senso della medicina personalizzata, viene propagandato il trattamento orientato al paziente. A tal fine sono in corso numerosi progetti.
Le analisi dello studio nazionale sull’assistenza sanitaria PsoHealth mostrano che l’indice medio di area e gravità della psoriasi (PASI) per i pazienti con psoriasi è diminuito da 11,4 a 7,2 nel periodo 2004-2018 (Tabella 1) [1,2]. “Questo effetto positivo si basa essenzialmente sull’uso di farmaci innovativi”, spiega il Prof. Dr. med. Matthias Augustin, Centro Medico Universitario Hamburg-Eppendorf. Come risulta dalla valutazione dei dati dell’assicurazione sanitaria, più di 150.000 persone affette da psoriasi in Germania ricevono oggi una terapia di sistema basata su linee guida, di cui 55.000 sono trattate con un biologico [1].
I dati di registro come aspetto dell’assistenza orientata al paziente
Il Registro della psoriasi PsoBest raccoglie i dati dei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica in tutta la Germania, ai quali viene prescritto per la prima volta un farmaco biologico o un’altra terapia di sistema. Attualmente sono disponibili oltre 30 farmaci sistemici per il trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica. Tra questi ci sono sempre più biologici e biosimilari, che in molti casi consentono una quasi totale assenza di manifestazioni cutanee, con un’elevata sicurezza farmacologica, come dimostrano i dati del registro. “Con questa varietà di opzioni terapeutiche, nella cura quotidiana è importante prendere la decisione terapeutica giusta insieme al paziente e alle sue preferenze”, spiega il Prof. Augustin [1,2]. Il processo decisionale condiviso è un processo a più fasi in cui il paziente è coinvolto come partner di cooperazione. “Se questo riesce, tuttavia, con un processo decisionale congiunto e partecipativo, è possibile un’assistenza incomparabilmente migliore, più orientata al paziente e anche più efficiente”, afferma il dermatologo e Direttore dell’Istituto.
“Soprattutto nelle malattie infiammatorie croniche come la psoriasi, che spesso durano decenni, l’impatto sull’intera vita delle persone colpite è considerevole”, spiega il Prof. Ulrich Mrowietz, MD, Responsabile del Centro Psoriasi presso il Centro Medico Universitario Schleswig-Holstein (UKSH) [1]. Pertanto, la qualità della vita correlata alla salute viene misurata anche nelle cure di routine da molti anni. Il questionario “Dermatology Quality of Life Index” (DLQI) viene utilizzato quasi esclusivamente a questo scopo. “Tuttavia, il DLQI si riferisce solo al paziente e presenta diverse lacune che rendono difficile una valutazione completa della situazione di vita psicosociale”, afferma il Prof. Mrowietz [1]. Inoltre, le domande del DLQI riguardano solo gli oneri causati dalla malattia della pelle; non vengono chiesti gli aspetti positivi della vita. “Per questo è adatto un altro questionario, il cosiddetto WHO-5, che è già ampiamente utilizzato in medicina”, spiega l’esperto di psoriasi [1]. Gli studi iniziali di confronto tra il DLQI e l’OMS-5 presso l’Istituto per la Ricerca sui Servizi Sanitari del Centro Medico Universitario di Amburgo-Eppendorf e presso il Centro per la Psoriasi dell’UKSH contribuiranno a una migliore comprensione delle differenze tra i vari concetti. |
Aggiornamento delle linee guida sulla psoriasi: cosa è cambiato?
Nell’aggiornamento del 2021 della linea guida S3 sulla psoriasi vulgaris, è stato fissato un obiettivo minimo di almeno il 75% di miglioramento del PASI per il trattamento della psoriasi [3,4]. “Si tratta di un significativo inasprimento della raccomandazione europea originale, che prevedeva solo un miglioramento del 50% della psoriasi”, afferma Ralph von Kiedrowski, MD, dermatologo in attività privata e presidente in carica del BVDD [1]. Inoltre, l’aggiornamento delle linee guida ha chiarito i criteri per determinare la gravità della psoriasi in determinate localizzazioni e stati terapeutici, e ha sviluppato raccomandazioni e linee guida chiare per l’uso di prima linea dei biologici nella psoriasi moderata e grave. La linea guida aggiornata rappresenta “una pietra miliare per l’ulteriore sviluppo dell’assistenza alle persone con psoriasi”, afferma il dottor von Kiedrowski. Ma la linea guida basata sulla scienza è solo un aspetto della cura. Il trattamento delle malattie dermatologiche non si limita più a migliorare l’aspetto della pelle (box).
Congresso: Associazione professionale dei dermatologi tedeschi
Letteratura:
- “Psoriasi: Non solo cura della pelle, ma di tutta la persona”, Berufsverband der Deutschen Dermatologen e.V., 25.10.2021
- Langenbruch A, et al: J Eur Acad Dermatol Venereol 2021; 35(7): 1536-1542.
- Nast A, et al.: Linea guida S3 tedesca sulla terapia della psoriasi vulgaris, adattata da EuroGuiDerm – Parte 1: Obiettivi terapeutici e raccomandazioni terapeutiche. J Dtsch Dermatol Ges 2021; 19(6): 934-951.
- Nast A, et al: Linea guida S3 tedesca sulla terapia della psoriasi vulgaris, adattata da EuroGuiDerm – Parte 2: Monitoraggio della terapia, situazioni cliniche speciali e comorbilità. J Dtsch Dermatol Ges 2021; 19(7): 1092-1117.
PRATICA DERMATOLOGICA 2022; 32(2): 38