Una delle decisioni più importanti che devono essere prese all’inizio di un mieloma sintomatico è la terapia appropriata. Sebbene non sia ancora curabile, esistono diverse opzioni valide che possono ritardare la progressione. Sulla base di una ricerca intensiva e di una migliore comprensione della fisiopatologia, si potrebbero aggiungere alla chemioterapia delle opzioni di trattamento efficaci.
Non tutti i mielomi multipli richiedono un trattamento fin dall’inizio. Se non ci sono ancora segni clinici, il paziente può essere prima monitorato e osservato da vicino. Tuttavia, non appena le alterazioni ossee diventano evidenti, ad esempio, è indicato un trattamento efficace. Una malattia sintomatica è presente se, ad esempio, sono soddisfatti i criteri CRAB:
C = aumento della concentrazione di calcio nel sangue (ipercalcemia),
R = Disfunzione renale (insufficienza renale),
A = anemia,
B = Distruzione ossea (Tabella 1) .
L’aspettativa di vita media per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi è di 5 anni. La stadiazione e la classificazione prognostica sono essenziali per decidere un regime di trattamento adeguato. L’obiettivo è migliorare i sintomi del mieloma, ridurre la proteina M e controllare la malattia.
Focus sulla gestione del trattamento
I vari approcci terapeutici si basano sulla chemioterapia convenzionale, sulla chemioterapia ad alte dosi con trapianto autologo di cellule staminali del sangue e su sostanze più recenti. Per ottenere il massimo effetto possibile contro le cellule tumorali durante la chemioterapia e allo stesso tempo ridurre gli effetti collaterali, vengono spesso utilizzate combinazioni di farmaci citostatici con effetti diversi. Se possibile, tuttavia, si deve ricorrere alla chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe. Questa procedura è attualmente quella standard per i pazienti fino a circa 70 anni di età. Nel 20-60% delle persone colpite, si può ottenere una remissione completa in questo modo, che può durare diversi anni. Il successo dipende non da ultimo dalla scelta del trattamento prima e dopo la chemioterapia vera e propria. Una combinazione delle due classi di sostanze più importanti, gli inibitori del proteasoma e gli immunomodulatori, sembra essere promettente per questo scopo.
Stabilito ed efficace
Talidomide, bortezomib e lenalidomide hanno già dimostrato il loro valore nel trattamento del mieloma multiplo in regimi di terapia multipla, anche se la talidomide è oggi utilizzata solo raramente. Come inibitore del proteasoma, il bortezomib ha un alto tasso di risposta nella terapia primaria e di ricaduta. Tra l’altro, blocca l’attivazione di alcune vie di segnalazione e dei meccanismi di riparazione del DNA nella cellula del mieloma, in modo da superare la resistenza delle cellule ai farmaci citostatici. Il bortezomib viene spesso utilizzato come tripla combinazione con desametasone e ciclofosfamide (VCD), ad esempio. La lenalidomide appartiene al gruppo degli immunomodulatori. Impedisce il rilascio di sostanze pro-infiammatorie e aumenta la produzione di sostanze antinfiammatorie.
Un trattamento sicuro anche per i pazienti più anziani
Per il trattamento dei pazienti anziani, di età superiore ai 70 anni o con molte comorbidità, l’unica opzione per molto tempo è stata la terapia combinata di melfalan e prednisone (MP). Un miglioramento significativo dell’efficacia è stato poi ottenuto con l’aggiunta di bortezomib. Rispetto alla MP, la combinazione MPV ha portato a un miglioramento significativo della prognosi dei pazienti affetti. I risultati attuali suggeriscono che un’estensione di questo regime terapeutico per includere un anticorpo diretto contro la molecola CD38 potrebbe portare a un ulteriore miglioramento dei risultati della terapia. Anche la terapia con cellule CAR-T e anticorpi bispecifici, attivanti le cellule T, di varie forme biologiche, ha un grande potenziale.
Ulteriori letture:
- https://multiples-myelom.ch/de/multiples-myelom/therapien (ultimo accesso il 12/04/2024)
- https://lymphome.de/multiples-myelom/therapie (ultimo accesso il 12/04/2024)
www.krebsgesellschaft.de/onko-internetportal/basis- informationen-krebs/krebsarten/multiples-myelom-plasmozytom-morbus-kahler/therapie.html (ultimo accesso il 12/04/2024).- www.onkopedia.com/de/onkopedia/guidelines/multiples-myelom/@@guideline/html/index.html (ultimo accesso il 12/04/2024).
InFo ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA 2024; 12(2): 36