La colonna vertebrale è una parte essenziale dello scheletro del tronco. Nel corso della vita umana, è esposto a uno stress permanente e nelle diverse fasi della vita si verificano cambiamenti rilevabili dal punto di vista dell’immagine. Il mal di schiena è differenzialmente ambiguo e può essere espressione di limitazioni funzionali e di lesioni morfologico-strutturali.
Si verificano in tutte le fasce d’età e rappresentano un fattore di costo significativo per il sistema sanitario, a causa delle misure diagnostiche e terapeutiche, oltre a rappresentare un onere considerevole per le economie nazionali, a causa della persistente incapacità lavorativa e del pensionamento anticipato [2].
Negli articoli sulla colonna vertebrale, vengono dimostrati diversi cambiamenti patologici:
- Traumatico (Fig. 1A, 1B)
- Degenerativa (Fig. 2A, 2B)
- Infiammatorio (Fig. 3A, 3B)
- Anomalie, se responsabili dei sintomi (Fig. 4A, 4B).
- Tumorale (Fig. 5A, 5B)
Nelle procedure di imaging della colonna vertebrale, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica con la valutazione dell’anatomia complessa sono in primo piano nel valore della valutazione. Grazie alla mancanza di esposizione alle radiazioni della risonanza magnetica, la procedura può essere utilizzata soprattutto nei bambini e negli adolescenti, nonché nella gravida dopo il primo trimestre. La visualizzazione multiplanare dei processi patologici, l’elevato contrasto dei tessuti molli e anche la mielografia a risonanza magnetica come procedura non invasiva rendono la risonanza magnetica uno strumento diagnostico prezioso. In questo modo, diversi segmenti spinali possono essere fotografati insieme (Fig. 6). Bisogna tenere conto della diversa rappresentazione delle strutture spinali in funzione dell’età nei reperti [4].
In particolare, la valutabilità dei processi midollari patologici è un dominio della risonanza magnetica. Questo è spesso associato a un’iniezione endovenosa di mezzi di contrasto contenenti gadolinio. Un prerequisito per un’accurata interpretazione e refertazione delle immagini è la corretta classificazione neurologica dei risultati clinici, la conoscenza dell’anamnesi e una domanda chiaramente definita [1,3].
Nella maggior parte dei casi, l’esame tomografico computerizzato è limitato a una regione specifica della colonna vertebrale, ad eccezione della TC multislice dell’intero corpo come parte della stadiazione nei pazienti con plasmocitoma. Le scansioni assiali e la ricostruzione multiplanare secondaria (MPR) oggi forniscono anche una risoluzione adeguata delle strutture anatomiche e dei cambiamenti patologici, ma la diagnosi dei tessuti molli è limitata rispetto alla risonanza magnetica. A differenza della mielografia con risonanza magnetica, la mielografia con TAC richiede l’applicazione intradurale del mezzo di contrasto ed è quindi una procedura invasiva. Domande frequenti nella TAC sono l’entità dei cambiamenti degenerativi, delle lesioni traumatiche o delle anomalie dello scheletro dovute alla disposizione e allo sviluppo. Il grande vantaggio della procedura è il breve tempo di esame nei pazienti traumatizzati per diagnosticare le lesioni ossee, l’eventuale compressione del mielon o l’emorragia.
Le radiografie delle sezioni spinali in due piani sono ancora oggi considerate diagnostiche di base, ma con un valore informativo limitato per quanto riguarda la situazione esatta dei dischi intervertebrali e anche i cambiamenti intraspinali. I cambiamenti funzionali con blocco o instabilità segmentale possono essere elaborati dalle immagini funzionali. Anche le anomalie delle vertebre e le varianti del sistema costale possono essere rilevate radiograficamente [5]. Esempi classici sono le costole cervicali sulla 7ª vertebra cervicale (compressione consecutiva di nervi e/o vasi) o le vertebre di transizione lombosacrali.
Sommario
La colonna vertebrale è la sede di molti cambiamenti e malattie diverse. L’anamnesi, l’esame clinico e i risultati di laboratorio portano a diagnosi provvisorie, che vengono chiarite e differenziate dalla morfologia delle immagini. Le malattie colpiscono tutti i gruppi di età ed entrambi i sessi. Sono un fattore di costo significativo per il sistema sanitario, a causa delle misure diagnostiche e terapeutiche, e rappresentano un onere considerevole per le economie nazionali, a causa della persistente incapacità lavorativa e del pensionamento anticipato.
Letteratura:
- Stoller WD: Risonanza magnetica in ortopedia e medicina dello sport. Volume 1. Terza edizione. Baltimora: Lippincott Williams & Wilkins 2007: 6-13.
- Thiel HJ: Diagnostica per immagini sezionali della colonna vertebrale. MTA Dialog 7; 2008, 9: 554-557.
- Uhlenbrock D, ed.: Risonanza magnetica della colonna vertebrale e del canale spinale. Stoccarda, New York: Georg Thieme Verlag 2001: 30.
- Vahlensieck M, Reiser M, eds: MRT des Bewegungsapparates. Seconda edizione, completamente rivista e ampliata. Stoccarda, New York: Georg Thieme Verlag 2002: 28-38.
- Wise R: Settima costola cervicale associata a occlusione dell’arteria succlavia e infarti multipli: rapporto di caso. J Neurosci Nurs 2008; 40(3): 169-172.
PRATICA GP 2019; 14(10): 38-39