La cardiologia si è evoluta enormemente negli ultimi decenni. Le tecniche e le terapie interventistiche sono diventate più sicure e i risultati riproducibili. Alcuni degli interventi che un tempo richiedevano una sternotomia e una macchina cuore-polmoni, oggi possono essere eseguiti in anestesia locale, grazie a procedure basate su cateteri che passano attraverso l’inguine o il polso. Basti pensare alla rivascolarizzazione coronarica percutanea, all’ablazione catetere della fibrillazione atriale, alla sostituzione percutanea della valvola aortica o alla chiusura interventistica dell’auricola atriale sinistra, per citare alcuni esempi. Mentre il Il 20° secolo è stato giustamente descritto da Thorwald come il “secolo dei chirurghi”. Il 21° secolo sarà probabilmente il “secolo della terapia interventistica”, almeno in cardiologia.
Soprattutto con una cadenza così elevata di innovazioni, è essenziale che i nuovi interventi siano eseguiti secondo la migliore pratica medica ed etica in centri con esperienza e numero di casi sufficienti. I risultati dei nuovi interventi devono essere registrati, valutati e messi in discussione in modo critico nell’ambito di studi e registri. Questo è l’unico modo per garantire che queste innovazioni tecnologiche migliorino davvero il trattamento dei nostri pazienti, e non vengano realizzate semplicemente perché esistono o perché qualcosa è tecnicamente fattibile.
Parallelamente alla cardiologia interventistica, tuttavia, anche la terapia farmacologica delle malattie cardiovascolari si è sviluppata ulteriormente. Recentemente, i NOAK, i nuovi anticoagulanti, in particolare, hanno causato una rivoluzione nel campo dell’anticoagulazione orale. Ma le nuove possibilità richiedono anche una maggiore conoscenza. Mentre un tempo un paziente con fibrillazione atriale poteva essere trattato semplicemente con Marcoumar®, oggi ci sono quattro preparati tra cui scegliere (vedere la Tab. 3 a pagina 14 del presente numero), e altri se ne aggiungeranno.
Nel numero attuale di HAUSARZT PRAXIS troverà due articoli su argomenti cardiologici comuni. L’articolo della Dr. med. Vanessa Weberndörfer e del PD Dr. med. Richard Kobza, Ospedale Cantonale di Lucerna, riassume l’attuale terapia farmacologica e interventistica della fibrillazione atriale. Io e il Dr. med. Zaid Sabti, entrambi dell’Ospedale Cantonale di Lucerna, abbiamo redatto una panoramica completa sulla terapia dell’angina pectoris.
Leggendo, si renderà conto che, nonostante tutte le innovazioni e le specializzazioni, la maggior parte delle cose (dalla diagnosi alla terapia, all’avvio di ulteriori indagini) rimane nelle mani del medico di base. Alla luce della crescente specializzazione, è sempre più importante che qualcuno mantenga una visione d’insieme e non perda di vista il ‘quadro generale’.
PRATICA GP 2014; 9(9): 10