105 relatori provenienti da 19 Paesi si sono riuniti a Darmstadt nel primo fine settimana di dicembre per presentare gli ultimi interventi chirurgici e interventistici ai partecipanti fedeli e di ritorno dei Simposi Darmstadt Live.
Da 22 anni, questo simposio si tiene ogni due anni e la maggior parte dei partecipanti ha già messo in agenda la data del 12° simposio, che si terrà dal 28.11.-1.12.2014. E ne vale la pena! Iniziato dal Dr. med. Gerhard Sattler, primario della Clinica Rosenpark di Darmstadt e pioniere della dermatologia estetica e della dermochirurgia, il congresso è ora presieduto da lui e dal PD Dr. med. Maurizio Podda, Direttore della Skin Clinic Darmstadt. La segreteria e la direzione della conferenza saranno gestite in modo professionale e con grande impegno dalla Dr. med. Sonja Sattler della Clinica Rosenpark.
Concetto unico
L’organizzazione è molto elaborata: Interventi chirurgici, trattamenti laser, procedure estetiche dermatologiche, ma anche piccoli trattamenti cosmetici vengono trasmessi in diretta da tre sale operatorie alla sala congressi dell’Hotel Kempinski di Francoforte-Gravenbruch. Nella sala congressi con posti a sedere, le operazioni sono moderate da un esperto, mentre su un immenso schermo il chirurgo esegue e commenta la sua operazione direttamente dalla sala operatoria. Il moderatore in sala sarà inoltre supportato da esperti appositamente selezionati per questa sessione. Questo porta a una vivace discussione in sala tra il moderatore, il chirurgo e gli esperti sull’intervento appena effettuato. Il pubblico ha anche l’opportunità di porre domande dirette, di fare commenti. Questo concetto visivo interattivo garantisce il massimo effetto di apprendimento con una rilevanza pratica superiore alla media. Questi contributi annotati dal vivo saranno integrati da brevi conferenze selezionate in sala. Grazie all’eccellente coordinamento della direzione, guidata dal Dr. Sattler, il partecipante al congresso viene guidato attraverso tre o più operazioni, interventi e aree tematiche durante una singola sessione. Questo concetto è unico in Europa, probabilmente a livello mondiale!
Workshop direttamente nella sala operatoria di
Il giovedì è riservato ai workshop, che si svolgono in gruppi molto piccoli direttamente nella sala operatoria della Clinica Rosenpark di Darmstadt. La gamma di workshop è ampia e i partecipanti al congresso interessati hanno spesso “l’imbarazzo della scelta”. Oltre a temi come “Sfida: la regione periorbitale – occhiaie, zampe di gallina, ptosi delle sopracciglia, dermatocalasi e ciglia”, il partecipante deve decidere su alternative come “Ringiovanimento del viso con filler e terapia del volume”, “L’invecchiamento del viso – il mio approccio con il laser” o “Peeling profondo di viso, collo e mani”.
Per ogni workshop è previsto un tempo sufficiente di quattro ore. Tuttavia, anche questi sono necessari, poiché ogni argomento viene esaminato da diverse angolazioni da un massimo di quattro esperti. Da un lato, questo concetto permette al partecipante di ottenere una panoramica completa della sottoarea scelta, ma dall’altro gli offre anche l’opportunità di scambiare idee direttamente con i vari relatori e gli altri partecipanti.
Nel workshop sulla regione periorale, la dottoressa Tanja Fischer ha mostrato cosa si può ottenere con la tecnologia laser, ma anche quali sono i suoi limiti. Il Dr. med. Gerhard Sattler si è occupato del trattamento con grasso proprio rispetto all’acido ialuronico in questa particolare area. Anche l’approccio terapeutico un po’ diverso del collega americano C. William Hanke, MD, è stato entusiasmante. Negli Stati Uniti, la disponibilità di filler allo ialurone è limitata, il che da un lato può forse portare a una visione un po’ unilaterale, ma dall’altro motiva i dermatologi e i chirurghi plastici che lavorano nel campo dell’estetica a sviluppare costantemente nuovi approcci terapeutici. Il Dr. Hanke ha mostrato alcune di queste tecniche, che sono meno conosciute qui in Europa, e ha dato numerosi consigli e trucchi pratici che i partecipanti interessati potranno già utilizzare nel loro prossimo trattamento di aumento.
Dai peeling e dalle maschere in polvere
Nel “Workshop sul peeling”, l’autore di questo articolo ha dimostrato che, a seconda della tecnica, della preparazione e del post-trattamento, si ottengono risultati molto diversi. Soprattutto con le bucce profonde, il successo resp. evitare le temute complicazioni è molto spesso nei dettagli. L’autore ha sottolineato che oltre alla corretta esecuzione del peeling, il pre e il post-trattamento sono di grande importanza. Un follow-up rigoroso nella fase post-peel è importante per cogliere correttamente eventuali reazioni eccessive. I pazienti trattati in questo workshop sono stati presentati brevemente ogni giorno nei tre giorni successivi, in modo da mostrare, oltre alla tecnica in sé, anche le reazioni a volte impressionanti dopo il peeling profondo. La Dr. med. Marina Landau, Presidente della “International Peeling Society”, Israele, ha mostrato il suo metodo di peeling al fenolo sviluppato da lei stessa. Il viso dei suoi pazienti viene trattato con nastro adesivo occlusivo subito dopo il peeling. Dopo 24 ore, la medicazione adesiva viene rimossa e i pazienti ricevono una maschera di polvere contenente antibiotici, che viene lasciata in posizione per sette giorni. Secondo il dottor Landau, con questa tecnica si possono ottenere risultati migliori grazie a un migliore effetto di profondità.
Dermatologi e chirurghi plastici allo stesso tavolo
La varietà di argomenti di questo fine settimana era quasi inesauribile e spaziava dalla terapia fotodinamica per le lesioni precancerose e l’estetica alla gestione delle cicatrici, dall’area problematica dei vasi (gambe, mani, viso) all’iperidrosi e alla chirurgia tumorale con operazioni dal vivo, dove sono stati mostrati innesti di lembi, ma anche innesti di pelle divisa e completa. In generale, va sottolineato che la piattaforma del Simposio Darmstadt Live è disponibile in modo simpatico non solo per i dermatologi, ma anche per i chirurghi plastici in parti uguali percepite. I due gruppi di specialisti, a volte un po’ in competizione, hanno mostrato le loro perle di tecnica in modo motivato e ciascuno ha discusso i vantaggi e gli svantaggi dei singoli approcci: un incontro, una comprensione e, soprattutto, un’accettazione dell’altra disciplina che deve essere ricercata in altri congressi internazionali.
Domenica sera, al termine del simposio, tutti erano d’accordo: un evento di alto livello con molto apprendimento pratico – peccato che sia finito!
Fonte: 11° Simposio Internazionale Darmstadt Live, 29.11.-2.12.2012