Mantenere un aspetto giovane è un obiettivo da secoli. Grazie ai progressi tecnici, la gamma di possibilità sta diventando sempre più ampia. Un nuovo dispositivo a microonde e i modernilaser CO2 forniscono risultati promettenti.
Il Prof. Dr. Paolo Bonan della clinica privata Villa Donatella di Firenze ha parlato, tra l’altro, di una tecnica innovativa nel campo del modellamento del corpo. I dati di un recente studio dimostrano che un dispositivo a microonde da 2,45 GHz di nuova concezione (“Onda Body shaping system”) è un metodo efficace e sicuro per ridurre la circonferenza addominale [1]. Il principio attivo di questa tecnologia è che viene indotta un’adipolisi basata sui macrofagi nel tessuto adiposo sottocutaneo. Le microonde vengono applicate direttamente sulla superficie cutanea del corpo, il rischio di effetti collaterali è basso. I soggetti sono stati divisi in tre gruppi in base al risultato del test del pizzico (>4,5 cm; 2,5-4,5 cm; <2,5 cm) e sono state eseguite tre sessioni di trattamento, ciascuna con un intervallo di quattro settimane [1]. Al momento del follow-up dopo tre mesi, tutti i pazienti (n=19, età media=39) hanno mostrato un cambiamento clinicamente rilevante nel pinch test (4,5 cm; 4,0 cm; 2,6 cm) [1].
Anche isistemi laser CO2 si sono evoluti negli ultimi decenni. Con i metodi odierni, è possibile una rimozione molto precisa degli strati di pelle leggermente invecchiati, con una necrosi termica che si verifica solo in un’area strettamente definita. Con gli attualilaser CO2 si possono ottenere ottimi risultati, soprattutto nella levigazione delle pieghe cutanee sottili intorno agli occhi e alla bocca [2]. Tuttavia, la terapia laser è anche un’opzione di trattamento non invasivo efficace per lo xantelasma, come dimostrato da un metastudio presentato al meeting annuale 2017 dell’American Society for Laser Medicine and Surgery (database: 21 studi dal 1987; 9 conlaser CO2; n=1-50) [3]. La cheratosi e le cicatrici da acne sono altre indicazioni per le quali è disponibile un’attuale prova di efficacia basata sull’evidenza [4]. Gli effetti collaterali più comuni includono l’iper- e l’ipopigmentazione, che possono essere minimizzati regolando in modo ottimale i parametri del laser (lunghezza d’onda, durata dell’impulso, ecc.) [2].
Fonte: SGML Lasers&Procedures, Zurigo, 17 gennaio 2019
Letteratura:
- Bonan P, Coli F: DEKA, 2018, www.lynton.co.uk (visitato il 27 gennaio 2019).
- Meaike JD, et al: Semin Plast Surg 2016; 30: 143-150.
- Nguyen AH, et al: Int J Dermatol 2017; 56(3): e47-e55.
- Omi T, Numano K: Laser Ther 2014; 23(1): 49-60.
PRATICA DERMATOLOGICA 2019; 29(1): 34