Le diagnosi non possono sempre essere fatte con certezza dopo l’anamnesi e gli esami clinici e di laboratorio. A volte è necessario un ulteriore chiarimento di imaging.
Questo contributo è inteso come introduzione a una serie. L’obiettivo è quello di sottolineare l’importanza della cooperazione collegiale nel campo della diagnostica clinica, paraclinica e di imaging. Vengono presentati casi provenienti da diverse aree della medicina umana e dell’odontoiatria, che possono verificarsi nella pratica quotidiana.
Dal sintomo alla diagnosi: questa è la sfida che i medici devono affrontare ogni giorno. Spesso i sintomi sono ambigui, i risultati di laboratorio non sono specifici e l’anamnesi non è indicativa. L’esame di imaging dovrebbe fornire chiarimenti. Anche questo è possibile nella maggior parte dei casi. Tuttavia, è un prerequisito che i risultati rilevanti dell’esame clinico e paraclinico siano comunicati al radiologo oltre ai sintomi. La domanda deve essere formulata in modo chiaro. Tuttavia, anche in queste condizioni, ci sono sempre casi che richiedono un’ulteriore procedura di imaging o un chiarimento dei tessuti per una diagnosi definitiva. Nel caso di domande corrispondenti e di risultati ambigui, si dovrebbe anche riconsiderare il follow-up con chiarimenti sui risultati nel tempo.
La struttura uniforme dei seguenti contributi prenderà quindi in considerazione tutti gli aspetti della diagnostica. Se questo può migliorare la cooperazione interdisciplinare, basata sulla comprensione dell’attività e sull’accettazione reciproca, allora i casi presentati hanno raggiunto l’obiettivo.
Sintomi simili, cause diverse
Nell’articolo introduttivo, vengono presentati come esempi solo i risultati degli esami di imaging di casi con sintomi clinici simili. I risultati paraclinici non vengono presi in considerazione, ma vengono presentati nella casistica successiva. L’introduzione fa anche a meno dei risultati anamnestici, clinici e chimico-laboratoristici, ma mira piuttosto a chiarire le diverse cause nel quadro clinico con sintomi simili.
Messaggi da portare a casa
- L’anamnesi, l’esame clinico e i risultati di laboratorio supplementari costituiscono la base per una diagnosi affidabile.
- In caso di risultati ambigui, inclusi risultati paraclinici non specifici, sono indicate ulteriori procedure di imaging.
- La diagnosi differenziale richiede talvolta un esame di imaging alternativo complementare.
- Se non si trovano criteri chiari per un evento maligno nell’aspetto generale con la domanda corrispondente, può essere legittimo anche un controllo di follow-up.
- Solo in un dialogo collegiale tra i medici di riferimento e i radiologi è possibile fare una diagnosi tempestiva e adeguata.
PRATICA GP 2019; 14(5): 47-51