Una possibile nuova sottocategoria di linfoma anaplastico a grandi cellule mostra un legame con le protesi mammarie. I ricercatori hanno raccolto le prove dei 71 casi pubblicati finora. Le caratteristiche principali di questi linfomi diventano quindi più tangibili.
Il linfoma anaplastico a grandi cellule (ALCL) è una neoplasia maligna del gruppo dei linfomi non-Hodgkin. Una sottocategoria potenzialmente nuova di ALCL è stata recentemente sollevata in letteratura e sembra essere associata alle protesi mammarie (è quindi chiamata iALCL, cioè “breast implant associated ALCL”). Questo si sospetta anche perché finora l’ALCL nell’area del seno si è verificato quasi esclusivamente in pazienti con protesi.
71 casi visualizzati
Recentemente, i ricercatori hanno esaminato tutti i 71 casi di iALCL pubblicati. Lo scopo della revisione era quello di raccogliere i fattori di rischio più importanti e le caratteristiche principali della sottocategoria. Sono emersi i seguenti punti:
- Il paziente medio con iALCL ha 50 anni.
- Nella maggior parte dei casi, i tumori si manifestano nella capsula fibrosa che circonda l’impianto. Quindi crescono nel tessuto cicatriziale intorno all’impianto. Se nella capsula compare del liquido sieroso, l’ALCL è una diagnosi differenziale che deve essere presa in considerazione nel work-up citologico o istologico.
- L’iALCL è una complicanza tardiva: in media, i tumori si presentano dieci anni dopo l’intervento.
- Il rischio assoluto è molto basso e varia da 1:500.000 a 1:3.000.000 di pazienti con protesi mammarie all’anno.
- La maggior parte dei casi è ALK-negativa, ma la prognosi di sopravvivenza è significativamente migliore rispetto ad altri linfomi ALK-negativi.
Come avvicinarsi?
Spesso la sola capsulotomia è sufficiente per il trattamento (rimozione dell’impianto e del tessuto circostante), suggerendo che gli impianti erano lo stimolo biologico. Sarebbe possibile una risposta immunitaria anomala dell’organismo all’impianto. Tuttavia, ci sono anche casi che richiedono una chemioterapia o una radioterapia più estesa. Anche le terapie basate sul CD30 potrebbero essere un’opzione futura. Complessivamente, non è possibile fare alcuna raccomandazione sulla terapia a causa dell’esiguo numero di casi.
Fonte: Ye X, et al: Linfoma anaplastico a grandi cellule (ALCL) e protesi mammarie: scomposizione delle prove. Mutation Research/Reviews in Mutation Research 23 agosto 2014. DOI: 10.1016/j.mrrev.2014.08.002.
InFo ONCOLOGIA & EMATOLOGIA 2014; 2(9): 5