In singoli casi, è stata dimostrata una notevole efficacia di alleviamento dei sintomi dei farmaci con cannabinoidi. Anche i risultati degli studi individuali supportano gli effetti positivi. Tuttavia, la base complessiva delle prove non è chiara a questo punto.
L’uso della cannabis per scopi medici è discusso in modo controverso. La conclusione di un meta-studio pubblicato nel 2015 e commissionato dall’UFSP è che i preparati medicinali con cannabinoidi hanno un’efficacia comprovata per l’indicazione del dolore cronico e neuropatico [1]. Statisticamente, tuttavia, l’effetto in questo set di dati non è molto grande – un risultato che è stato replicato nel 2017 [2]. D’altra parte, ci sono testimonianze di casi individuali in cui i farmaci contenenti cannabis hanno ridotto notevolmente la sofferenza soggettiva, e il numero di richieste di licenze eccezionali all’UFSP è in costante aumento.
Dibattito benefici-rischi
In un meta-studio pubblicato nel 2018, sono stati calcolati i parametri statistici per un bilancio benefici-rischi in relazione ai farmaci contenenti cannabis [3]. Il numero necessario per il trattamento (NNT) per una riduzione del dolore di almeno il 30% è stato di 24; al contrario, il numero necessario per il trattamento fino alla comparsa di una reazione avversa è solo di 6 [3]. Secondo il PD Dr. med. Konrad Maurer, responsabile dell’ambulatorio interdisciplinare del dolore presso l’Ospedale Universitario di Zurigo, questo significa un rapporto sbilanciato. D’altra parte, gli effetti collaterali dei prodotti a base di cannabis (ad esempio, tachicardia, agitazione) sono relativamente bassi rispetto a quelli di altri antidolorifici e non c’è rischio di mortalità anche a dosi elevate. Per quanto riguarda gli effetti indesiderati dei prodotti a base di cannabis, il dibattito sui benefici medici deve essere distinto dalla discussione socio-politica. Il potenziale di dipendenza della cannabis è inferiore a quanto generalmente ritenuto.
THC e CBD per scopi medicinali
A differenza del THC (∆-9-tetraidrocannabinolo), il CBD (cannabidiolo) non ha alcun effetto psicoattivo. In Svizzera, lo spray per bocca Sativex® (rilassante muscolare contenente THC e CBD) è attualmente l’unico medicinale con principi attivi cannabinoidi autorizzato dalla Legge sui Prodotti Terapeutici, ma solo come terapia di seconda linea per la spasticità nel contesto della sclerosi multipla. Marinol®, un preparato contenente THC in forma sintetica (dronabinol), che si dice abbia effetti analgesici e antispastici e stimoli l’appetito, richiede una richiesta medica all’UFSP. In Svizzera sono liberamente disponibili sul mercato i prodotti di canapa non medici che hanno un contenuto di TCH inferiore all’1% o che contengono solo il cannabinoide CBD. Tuttavia, per i medicinali contenenti il principio attivo CBD a scopo terapeutico, è necessario presentare una domanda medica all’UFSP e vi è l’obbligo di segnalare le reazioni avverse a Swissmedics.
Nel prossimo futuro, il dibattito ruoterà sempre più intorno al CBD, afferma il dottor Maurer. La legalizzazione dei prodotti contenenti cannabis a scopo terapeutico è prevista in Svizzera, ma probabilmente non entrerà in vigore prima del 2022. Attualmente, i costi dei preparati a base di cannabis sono coperti dall’assicurazione sanitaria solo in casi individuali. Per chi paga da solo, il prezzo (circa 400-800 franchi svizzeri al mese) può essere un grosso ostacolo, ma rispetto ad altri farmaci coperti dall’assicurazione sanitaria, si tratta di una somma relativamente piccola.
Fonte: Simposio VZI, 31 gennaio 2019, Zurigo
Letteratura:
- Whiting PF, et al: Cannabinoidi per uso medico. Una revisione sistematica e una meta-analisi. JAMA 2015; 313(24): 2456-2473.
- Meng H, et al: Cannabinoidi selettivi per il dolore neuropatico cronico: revisione sistematica e meta-analisi. Anaesth Analg 2017; 125(5): 1638-1652.
- Stockings E, et al: Cannabis e cannabinoidi per il trattamento di persone con condizioni di dolore cronico non tumorale: una revisione sistematica e una meta-analisi di studi controllati e osservazionali. DOLORE 2018; 159: 1932-1954.
- Baschoud A, Broers B: Cannabinoidi e dolore nello studio medico. Un’opzione nel trattamento del dolore cronico? Prim Hosp Care Allg Inn Med 2018; 18(09): 156-159. DOI: https://doi.org/10.4414/phc-d.2018.01728
PRATICA GP 2019; 14(2): 36