Gli inibitori del checkpoint immunitario (ICI) hanno rivoluzionato la terapia oncologica, ma molti pazienti non rispondono a questa forma di trattamento o lo fanno solo in modo inadeguato. Meccanismi di resistenza come la sovraespressione di PD-L1 o molecole immunosoppressive come la galectina-9 ne limitano l’efficacia. Un nuovo approccio mira all’editing genico intratumorale mirato, utilizzando nanoparticelle che introducono i componenti CRISPR-Cas direttamente nelle cellule tumorali e vi spengono i geni regolatori. Un recente studio fornisce la prova preclinica che il silenziamento combinato di PD-L1 e galectina-9 inibisce significativamente la crescita tumorale e migliora l’efficacia delle terapie ICI.
Autoren
- Tanja Schliebe
Publikation
- InFo ONKOLOGIE & HÄMATOLOGIE
Related Topics
You May Also Like
- La scienza dell'ultima ora
Antitrombotici e ritmo
- Cancro alla prostata
Diagnosi senza drammi – ESMO 2025 nello spirito della gestione differenziata del paziente
- Vaccino pneumococcico coniugato (PCV)
La migliore copertura possibile del sierotipo nel rispettivo gruppo di età
- Psoriasi: intervenire nella cascata infiammatoria
Vantaggi della terapia biologica precoce e peptide orale come faro di speranza
- Imaging supportato dall'AI e nuovi biomarcatori
Aggiornamento sulla diagnostica CHD
- Disturbo bipolare, disturbo d'ansia, depressione
Lurasidone come monoterapia per la depressione bipolare I con sintomi di ansia
- Ipertensione arteriosa: la linea guida ESC 2024 in primo piano
Nuova categoria “pressione sanguigna elevata”: quali sono le implicazioni terapeutiche?
- Valutazione dei sintomi e delle esigenze delle cure palliative