Il carcinoma polmonare non a piccole cellule è un tipo di cancro comune con una prognosi generalmente sfavorevole. Il progresso scientifico ha portato a nuove forme di terapia che aumentano le possibilità di sopravvivenza. In particolare, lo sviluppo dell’immunoterapia con inibitori del checkpoint ha rivoluzionato le possibilità di trattamento del NSCLC.
Il carcinoma del bronco (NSCLC) è uno dei tumori più comuni al mondo e si colloca al secondo posto nell’incidenza dei tumori maligni negli uomini e al terzo nelle donne. A seconda dello stadio, vengono utilizzati metodi terapeutici efficaci a livello locale, come la chirurgia e la radioterapia, o trattamenti efficaci a livello sistemico, come la chemioterapia, i farmaci mirati o gli immunoterapici. La decisione sul regime di trattamento individuale ottimale dipende dall’estensione del coinvolgimento linfonodale e da altri fattori come l’età, le condizioni generali e le comorbidità. Pertanto, è essenziale una valutazione precisa della situazione patologica in una consultazione interdisciplinare.
Nel NSCLC avanzato, per molto tempo le opzioni terapeutiche successive alla doppietta di platino sono state limitate. Questo è cambiato solo con l’introduzione dell’immunoterapia. Le cellule tumorali eludono la difesa immunitaria dell’organismo. Le cellule T esprimono CTLA-4 e PD-1. Queste molecole inibitorie impediscono una risposta immunitaria eccessiva e sono note anche come checkpoint immunitari. Nel contesto delle malattie tumorali, tuttavia, impediscono una risposta effettrice adeguata. Qui entra in gioco l’immunoterapia, che utilizza anticorpi contro CTLA-4, PD-1 o i loro ligandi per attivare il sistema immunitario. Il risultato è l’eradicazione delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario del paziente. A causa dell’elevato tasso di mutazioni, il NSCLC è un candidato adatto al trattamento con inibitori del checkpoint.
Gestione efficace degli effetti collaterali
Rispetto alla chemioterapia citotossica, l’immunoterapia è solitamente meglio tollerata. Tuttavia, oltre alla stanchezza e alla perdita di appetito, si verificano nuovi effetti collaterali immuno-mediati. La base di ciò è molto probabilmente un’attivazione non specifica del sistema immunitario, che porta a una distruzione autoimmune dei tessuti. Tuttavia, i meccanismi fisiopatologici esatti non sono ancora chiari. Nei casi lievi, spesso è sufficiente un’interruzione del trattamento o un attento monitoraggio clinico e di laboratorio durante il proseguimento della terapia. Innanzitutto, i corticosteroidi sono utilizzati per trattare gli effetti collaterali immuno-mediati. Nel frattempo, questi nuovi reclami possono essere generalmente gestiti bene e vengono presi in considerazione di conseguenza nelle attuali linee guida.
Sopravvivenza globale prolungata
L’immunoterapia viene utilizzata da sola o in combinazione con la chemioterapia per i tumori di stadio IIIB/IIIC o IV. Nel contesto metastatico, gli inibitori del checkpoint sono stati inizialmente utilizzati in seconda linea e hanno mostrato un prolungamento della sopravvivenza globale rispetto al trattamento con docetaxel. Nei pazienti naïve alla terapia con espressione di PD-L1 ≥50% sulle cellule tumorali, l’inibitore PD-1 pembrolizumab può ora essere utilizzato anche come terapia palliativa di prima linea. A differenza della chemioterapia contenente platino, questa ha mostrato un beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale. Nei pazienti con espressione di PD-L1 <50%, l’immunoterapia viene utilizzata in combinazione con la chemioterapia citotossica.
Ulteriori letture:
- www.krebsgesellschaft.de/onko-internetportal/basis-informationen-krebs/krebsarten/lungenkrebs/therapie/therapioe-nichtkleinzelliger-lungenkarzinome-nsclc.html (ultimo accesso 02.10.2020)
- Lenzen-Schulte M: Cancro del polmone: inibizione del checkpoint nel NSCLC. Dtsch Arztebl 2017; 114(20): A-1006.
- Teichler G, Curioni-Tontecedro A. Immunoterapia con inibitori del checkpoint nel carcinoma del bronco. SZO 2020; 1: 12-15.
- www.krebsinformationsdienst.de/service/iblatt/iblatt-lungenkrebs-zielgerichtete-therapie.pdf (ultimo accesso 02.10.2020)
InFo ONcOLOGIA & EMATOLOGIA 2020; 8(5): 22
InFo PNEUMOLOGIA & ALLERGOLOGIA 2021; 3(1): 38