I neurofilamenti (NFL) sono componenti del citoscheletro neuronale e vengono rilasciati nel liquido cerebrospinale (CSF) sia come parte dei processi di degradazione fisiologica che in quantità maggiori in caso di danno neuronale. Uno studio sulla classificazione dei livelli sierici di NFL come biomarcatori nella sclerosi multipla.
Domanda di ricerca: I neurofilamenti (NFL) sono componenti del citoscheletro neuronale e vengono rilasciati nel liquido cerebrospinale (CSF) sia come parte dei processi di degradazione fisiologica che sempre più spesso in caso di danno neuronale. Livelli elevati di neurofilamenti nel liquor possono essere misurati nelle malattie neurodegenerative come la SLA, la demenza di Alzheimer e anche la sclerosi multipla. Nello studio presentato, i valori normali dei livelli ematici di neurofilamento devono essere raccolti in individui sani. Inoltre, si studierà se le concentrazioni sieriche di NFL sono correlate alle concentrazioni di NFL nel liquor, all’attività clinica e radiologica della malattia e alle future ricadute nei pazienti con sclerosi multipla.
Pazienti e metodologia: Coorte trasversale: sono stati analizzati retrospettivamente 142 campioni accoppiati di siero e liquor raccolti durante la diagnostica della SM presso l’Ospedale Cantonale di Lugano. Coorte a lungo termine: i campioni di siero di 246 pazienti con SM dello Swiss Multiple Sclerosis Cohort Study sono stati analizzati prospetticamente per un periodo medio di tre anni. Controlli sani: 254 controlli sani hanno fornito campioni di siero come parte del GeneMSA.
Risultati: Le concentrazioni di NFL nel siero sono correlate alle concentrazioni di NFL nel liquor (circa 42 volte più alte), al carico radiologico della lesione (maggiore è il numero di focolai demielinizzanti, maggiore è il carico), alla gravità della disabilità (più gravemente colpita, maggiore è la gravità) e alle future ricadute/progressione della disabilità. Inoltre, c’è stata una diminuzione dei livelli di neurofilamento in caso di terapia immunomodulante continua.
Conclusioni degli autori: il rilevamento dei neurofilamenti nel siero si rivela un promettente biomarcatore nella sclerosi multipla. In particolare, l’importanza come strumento prognostico per monitorare il successo della terapia, ma anche per poter prevedere il decorso della malattia, deve essere ulteriormente comprovata nell’ambito di studi più ampi.
InFo NEUROLOGIA & PSICHIATRIA 2018; 16(2): 36