I moderni sistemi laser hanno un ruolo indispensabile nella terapia delle malformazioni vascolari. I nuovi sviluppi tecnologici rendono la scelta del dispositivo appropriato una sfida. Cosa bisogna considerare per ottenere risultati ottimali?
Secondo il dottor Antonio Campo Voegeli, direttore medico della Clinica Dermatologica Campo-Optimage di Barcellona, nella scelta del trattamento laser adeguato bisogna tenere conto di quanto segue: Per le lesioni superficiali di piccole dimensioni, sono adatti sia i dispositivi con lunghezza d’onda corta (laser a coloranti (PDL), laser al titanio fosfato di potassio (KTP), laser a lampada flash (IPL), sia quelli con lunghezza d’onda lunga e dimensione dello spot ridotta (diodi, Alessandrite, Nd:YAG). Per le lesioni profonde e di grandi dimensioni, i laser a diodi e Nd:YAG sono i migliori. La durata dell’impulso varia a seconda del tipo di lesione (Tab. 1).
Per la scelta della densità di energia (“fluenza”, J/cm²) si può seguire il seguente schema:
- bassa “fluenza”: lesioni grandi e spesse; lesioni rosso scuro o viola, grandi volumi vascolari
- Alta “fluenza”: lesioni piccole e sottili; lesioni rosso vivo o rosa, volumi vascolari ridotti.
I laser di nuova generazione (diodi laser più potenti, applicazione simultanea di più lunghezze d’onda) sono già utilizzati con successo nell’ambito della depilazione e in futuro saranno applicabili anche all’area delle lesioni vascolari, secondo le previsioni di una revisione pubblicata nel 2018 [1]. I laser ad argon, invece, hanno perso importanza a causa degli effetti collaterali (cicatrici, iperpigmentazione di lunga durata) [1].
Gestione degli effetti collaterali
Il dottor Campo Voegeli riassume le misure post-trattamento per minimizzare gli effetti avversi nella terapia laser delle lesioni vascolari come segue:
- Misure di raffreddamento (molto importanti); in seguito al trattamento
- preparazioni topiche specifiche; per 2-3 giorni
- Gel di aloe, steroidi topici e, eventualmente, pomata antibiotica.
- se si forma un ematoma: prodotti topici a base di vitamina K
- Preparati per la protezione solare; per 7-10 giorni (viso) o 2-3 mesi (gambe)
- Visite di follow-up; durante 4-8 settimane (8-12 settimane in caso di vene delle gambe).
Le reazioni secondarie transitorie più comuni includono: Eritema, dolore (in genere della durata di pochi secondi, a volte più a lungo), sensazione di bruciore (in genere di pochi secondi), oltre a vesciche/cicatrici e ipo/iperpigmentazione. In caso di procedura aggressiva e/o di alta densità vascolare, può verificarsi un edema. I fattori di rischio per la pigmentazione emosiderotica sono, oltre all’esposizione al sole, i vasi profondi o una densità molto elevata di vasi superficiali. L’emorragia cutanea di piccola entità può verificarsi se i vasi molto piccoli vengono trattati con una breve durata dell’impulso e un’alta densità di energia (“fluenza”). Nelle lesioni vascolari delle vene delle gambe, la pigmentazione è possibile come effetto collaterale per un periodo da due a quattro mesi. Una protezione UV costante può ridurre il rischio di iperpigmentazione post-infiammatoria [2]. Le misure di raffreddamento dopo il trattamento sono essenziali per ridurre il gonfiore e il dolore.
Fonte: SGML Lasers&Procedures, 17 gennaio 2019, Zurigo
Letteratura:
- Paasch U, Grunewald S: Aggiornamento 2018 sulla terapia laser dermatologica: Parte 1 – epilazione, lesioni vascolari e pigmenti. Giornale della Società Tedesca di Dermatologia 2018; 16(12): 1417-1423.
- Rümmelein B: La cura della pelle post-trattamento considerata dopo la terapia laser. Formazione avanzata certificata. Skin 2014; 6: 232-238. www.dr-ruemmelein.ch/images/dokumente
- Campo Voegeli A: Presentazione: Trattamenti laser vascolari. A. Campo Voegeli, MD. SGML Laser&Procedures, 17 gennaio 2019, Zurigo.
PRATICA DERMATOLOGICA 2019; 29(1): 34