Il Ruxolitinib è stato finora utilizzato per trattare le malattie mieloidi del midollo osseo. Gli esperti del Dipartimento di Medicina Interna III dell’Ospedale Universitario di Ulm (D) stanno ora studiando come i pazienti con corona che soffrono di sintomi più gravi rispondono al farmaco in uno studio clinico. Si sta studiando se ruxolitinib possa arrestare la forte reazione infiammatoria dei polmoni e di altri organi che spesso si verifica con COVID-19.
Il decorso della malattia in COVID-19 è noto per essere molto vario e non specifico. Fino al cinque per cento delle persone colpite deve essere assistito in un’unità di terapia intensiva. La causa del deterioramento della funzione polmonare che si verifica in molti pazienti è, tra l’altro, una forte reazione infiammatoria nei polmoni che viene innescata dal virus e può causare una grave mancanza di respiro. Il farmaco ruxolitinib inibisce le cosiddette Janus chinasi, enzimi che svolgono un ruolo importante nelle reazioni infiammatorie di varie malattie. Si sta ora cercando di capire se il farmaco possa essere utilizzato anche per trattare la COVID-19.
“Il farmaco può sopprimere efficacemente le sostanze messaggere rilasciate nella reazione infiammatoria. Il nostro obiettivo è fermare la reazione infiammatoria con una somministrazione precoce di ruxolitinib, per evitare la ventilazione artificiale nei nostri pazienti in terapia intensiva”, spiega la Professoressa Konstanze Döhner, che guida lo studio presso l’Ospedale Universitario di Ulm. Poiché i pazienti gravemente malati soffrono principalmente di complicazioni respiratorie gravi e talvolta pericolose per la vita, l’inibizione di questa risposta infiammatoria è una parte importante della terapia COVID-19.
Oltre all’Ospedale Universitario di Ulm, si prevede che altri sei ospedali tedeschi partecipino allo studio, con il Dipartimento di Medicina Interna II dell’Ospedale Universitario di Jena in testa. Possono partecipare i pazienti di Covid 19 che sono in cura come ricoverati presso una delle cliniche partecipanti. Saranno ricoverati in totale 200 malati di Covid 19.
Fonte: Ospedale universitario di Ulm (D)
InFo PNEUMOLOGIA & ALLERGOLOGIA 2020; 2(2): 5 (pubblicato il 17.6.20, prima della stampa).