I cannabinoidi stanno diventando sempre più importanti in medicina. Utilizzati per la prima volta per trattare la nausea e la perdita di appetito nei pazienti affetti da tumore e da HIV, sono sempre più utilizzati in alcune nefropatie, nella sclerosi multipla e anche nella moderna medicina del dolore. I molteplici effetti farmacologici sono così convincenti che la cannabis medicinale fa ormai quasi parte della vita quotidiana nella medicina del dolore e palliativa.
La canapa è stata utilizzata per oltre mille anni non solo come intossicante, ma anche come alimento, fornitore di materie prime e rimedio. Il suo utilizzo in medicina, in particolare, è aumentato negli ultimi anni. A tale scopo, non viene utilizzata l’intera pianta, ma solo i suoi ingredienti principali – principalmente il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). I cannabinoidi sono sostanze endogene che influenzano parti del sistema di apprendimento o di ricompensa, nonché il sistema immunitario. Quando si agganciano a determinati recettori nel corpo, hanno un effetto antidolorifico, tra le altre cose. Viene utilizzato per il dolore e le cure palliative. I recettori dei cannabinoidi si trovano in quasi tutti i tessuti, in modo particolarmente pronunciato nel sistema nervoso e nel sistema immunitario.
Gli esperimenti sugli animali hanno dimostrato che l’attività dei recettori cannabinoidi rallenta la trasmissione nocicettiva. Il sollievo dal dolore dipendente dal contesto è mediato principalmente dall’attivazione del sistema delle endorfine e del sistema endocannabinoide (ECS). La ponderazione del sistema utilizzato varia da persona a persona. Mentre in precedenza gli oppioidi venivano utilizzati principalmente per alleviare il dolore, il sistema endorfinico poteva essere predominante; con l’ibuprofene, l’ECS è in primo piano. La ECS non solo funziona come sistema tampone per la risposta centrale allo stress, ma è anche coinvolta nella cancellazione del contenuto della memoria. Poiché gran parte del dolore cronico è una conseguenza dell’apprendimento emotivo del dolore, questo fatto è di particolare importanza.
Efficace soprattutto per il dolore cronico
Nel dolore acuto, i cannabinoidi sembrano influenzare il sistema limbico piuttosto che il sistema sensoriale. Questo sembra rendere lo stimolo del dolore meno spiacevole, ma l’intensità del dolore non diminuisce. La cannabis terapeutica, invece, si è dimostrata efficace per il dolore cronico. Sulla base dei risultati di diversi studi, la linea guida pratica “Cannabis nella Medicina del Dolore” della Società Tedesca di Medicina del Dolore (DGS) e.V. vede possibili indicazioni soprattutto nel dolore cronico, nel dolore tumorale, nel dolore non tumorale, nel dolore neuropatico e nel dolore spastico nella SM. Secondo un’attuale valutazione intermedia di un’indagine di monitoraggio della cannabis condotta dal BfArM in Germania, il dolore è migliorato in modo evidente in circa il 36% dei 3138 pazienti con preparati a base di cannabis e moderatamente nel 34%, secondo la valutazione dei medici curanti.
In ritardo rispetto all’innovazione
Nonostante i suoi effetti, che nel frattempo sono stati ben studiati, la cannabis è ancora classificata come stupefacente proibito in Svizzera. Di conseguenza, la prescrizione a scopo medico di medicinali non autorizzati a base di cannabis è consentita solo a determinate condizioni. Finora, solo uno spray oromucoso a base di THC/CBD per la spasticità indotta dalla SM è stato approvato dalla legge sui prodotti medicinali. In caso contrario, è necessario un permesso di esenzione da parte dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Anche se di solito viene concesso, è associato a un grande sforzo. Questo perché le domande devono essere firmate personalmente dal medico curante e devono descrivere i fatti in modo dettagliato. La Svizzera è quindi un po’ in ritardo rispetto allo sviluppo. Tuttavia, la contraddizione tra il crescente uso medico della cannabis e la sua classificazione come narcotico proibito deve essere risolta. Il Consiglio federale ha quindi presentato al Parlamento il messaggio per una modifica corrispondente della Legge sugli stupefacenti il 24 giugno 2020.
Ulteriori letture:
- Cremer-Schaeffer P, et al: Farmaci a base di cannabis nella terapia del dolore. Dolore 2019; 33: 415-423.
- www.dgs-praxisleitlinien.de/application/files/7715/5445/5600/PLL_Cannabis.pdf (ultimo accesso 28.07.2020)
- www.apotheke-und-marketing.de/cannabinoide-in-der-schmerzmedizin-2486219.html (ultimo accesso 28.07.2020)
- www.bag.admin.ch/bag/de/home/medizin-und-forschung/heilmittel/med-anwend-cannabis.html (ultimo accesso 28.07.2020)
InFo NEUROLOGIA & PSICHIATRIA 2020; 18(5): 20
InFo PAIN & GERIATURE 2020; 2(2): 44