Nell’ipertensione polmonare, i vasi polmonari sono ristretti o bloccati. Questo può portare a un aumento del carico sul ventricolo destro e infine all’insufficienza. Tuttavia, non sempre la diagnostica riceve l’attenzione necessaria. Anche un aumento moderato ha un impatto negativo sulla prognosi delle persone colpite.
Se si sospetta anche un’ipertensione polmonare (PH), nella pratica clinica si esegue solitamente un esame ecocardiografico. Tuttavia, la causa sottostante spesso non può essere visualizzata, ha avvertito il Prof. Stephan Rosenkranz, Colonia (D). Il catetere cardiaco destro è quindi necessario per definire la malattia. Per quanto riguarda le soglie, recentemente è stata avanzata una proposta dal Simposio Mondiale che potrebbe essere incorporata nelle nuove linee guida ESC/ERS previste in autunno (Tab. 1). Il razionale per abbassare la soglia è che anche un aumento moderato ha una correlazione con la mortalità e l’ospedalizzazione. I risultati di diversi studi hanno dimostrato che anche un piccolo aumento della pressione, dovuto a qualsiasi causa, è significativo per i pazienti, dice l’esperto. Questi risultati non hanno attualmente alcun impatto sul trattamento della PH arteriosa. Questo perché gli studi sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci per la PH finora disponibili sono stati condotti con il valore soglia ≥25 mmHg. Nella pratica clinica quotidiana, i pazienti con PH di solito presentano comunque valori significativamente più alti. L’area grigia tra 20 mmHg e 25 mmHg, che sembra essere prognosticamente rilevante, entra in gioco solo in gruppi di pazienti particolari.
Tuttavia, non si può ignorare l’importanza dell’insufficienza cardiaca destra anche in caso di elevazione moderata della pressione. Entrano poi in gioco la congestione sistemica come risultato dei cambiamenti emodinamici e l’interazione RVLV con una gittata sistemica spesso ridotta. Entrambi hanno una grande influenza su molti altri sistemi di organi.
Misure di alta qualità come base
L’esame del catetere cardiaco destro è la base per l’ulteriore procedura terapeutica e deve essere eseguito in alta qualità. La qualità delle misurazioni emodinamiche, in particolare, lascia spesso a desiderare, ha sottolineato l’esperto. In questo contesto, la sola misurazione della pressione non è sufficiente. Devono essere registrati anche gli altri parametri del flusso polmonare. Oltre ai parametri misurati, sono inclusi anche i parametri calcolati, che sono importanti per la prognosi dei pazienti. Questi includono, ad esempio, il gradiente transpolmonare (TPG) come differenza tra PAPm e PAWP, nonché la resistenza transpolmonare (PVR). Inoltre, vengono considerati il gradiente diastolico polmonare (PAPd-PAWP) e la pressione del polso (PAPs-PAPd). In termini di decisioni terapeutiche, la misurazione della PAWP è fondamentale per differenziare la PH pre-capillare da quella post-capillare.
Uno studio completo ha anche analizzato più da vicino la resistenza polmonare. È stato dimostrato che il valore soglia di >3 WU è molto probabilmente troppo alto. I risultati mostrano che un PVR >2,1 WU è associato a un aumento del rischio di mortalità.
Fonte: Ipertensione polmonare – Nuovi aspetti da diverse prospettive, riunione del gruppo di lavoro, 20.04.2022, 13:30-15:00
Congresso: 88ª Riunione annuale della Società tedesca di cardiologia (DGK)
CARDIOVASC 2022; 21(2): 22