Tripla contro il tumore del colon-retto – per la prima volta, gli studi hanno dimostrato la chiara superiorità di una tripla combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab nei tumori del colon-retto metastatici progressivi.
I pazienti con carcinoma colorettale metastatico che presentano una mutazione BRAF rappresentano una sfida importante per i medici curanti. I risultati dello studio BEACON CRC di fase III fanno sperare che in futuro si possa ottenere una migliore risposta oggettiva. Una combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab è stata in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza globale delle persone colpite. La terapia è stata costruita sulla base della crescente comprensione dell’attivazione dei geni del cancro, come BRAF. Poiché le cellule tumorali si adattano con altri meccanismi dopo il trattamento iniziale, la tripla combinazione può avere uno spettro di effetti più ampio. Di conseguenza, gli scienziati raccomandano di eseguire il test di routine per le mutazioni BRAFV600E.
Un altro vantaggio del nuovo regime di trattamento è che può essere effettuato senza combinarlo con la chemioterapia. In questo modo si evitano i tipici effetti collaterali che spesso rendono la vita difficile ai pazienti. Attualmente, tuttavia, la terapia mirata dovrebbe essere ancora riservata al gruppo di pazienti trattati nello studio – malattia avanzata, nonostante una o due chemioterapie precedenti – fino a quando non sarà stato studiato il suo utilizzo in altre indicazioni. A lungo termine, tuttavia, gli esperti vedono anche un’opportunità per i pazienti con mutazioni BRAF nel contesto adiuvante dopo la chirurgia primaria con intento curativo.
Vantaggio significativo di sopravvivenza grazie alla tripla combinazione
Le mutazioni BRAFV600E vengono rilevate fino al 15% dei pazienti con carcinoma colorettale metastatico (mCRC) e determinano una prognosi sfavorevole. Nei pazienti che non rispondono alla terapia iniziale, i tassi di risposta obiettiva (ORR) alla chemioterapia standard e alle combinazioni biologiche sono generalmente inferiori al 10%, con una sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) e una sopravvivenza globale (OS) di circa 2 e 4-6 mesi, rispettivamente.
Lo studio ha incluso 665 pazienti con tumore del colon-retto mutante BRAFV600E che erano progrediti dopo uno o due regimi di trattamento precedenti. Randomizzati in un rapporto 1:1:1, hanno ricevuto una tripla combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab, una doppia terapia con encorafenib e cetuximab, oppure una terapia a scelta dello sperimentatore con irinotecan o acido folico, fluorouracile e irinotecan (FOLFIRI) e cetuximab. La sopravvivenza globale mediana è stata di 9 mesi per la tripla combinazione rispetto ai 5,4 mesi del gruppo di terapia standard (HR 0,52; 95% Cl: 0,39, 0,7, p<0,0001). Per la terapia con doppietta, era di 8,4 vs. 5,4 mesi rispetto al controllo (HR: 0,60; 95% CI: 0,45-0,79; p=0,0003). Nel complesso, il trattamento è stato ben tollerato.
Le analisi di sottogruppo hanno confermato la superiorità della terapia triplice rispetto al braccio di controllo per tutti i sottogruppi studiati. L’analisi dei primi 331 partecipanti allo studio randomizzato ha mostrato un tasso di risposta del 34% con la terapia triplice per i pazienti con una sola linea di terapia precedente (duplice: 22%; controllo: 2%), ma solo del 14% per i pazienti con più di una terapia precedente (duplice: 16%; controllo: 2%).
In termini di sopravvivenza libera da progressione, si è visto anche un vantaggio significativo della terapia di combinazione tripla. In mediana, i pazienti in terapia tripla hanno vissuto 4,3 mesi, quelli in terapia doppia 4,2 mesi e nel braccio di controllo 1,5 mesi senza progressione (HR: 0,38; 95% CI: 0,29-0,49 e HR: 0,40; 95% CI: 0,31-0,52, rispettivamente; p<0,0001).
La combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab ha migliorato la sopravvivenza globale nei pazienti con mCRC e mutazione BRAFV600E rispetto all’attuale standard di chemioterapia. Il profilo di sicurezza è coerente con il profilo noto di ciascun agente. Sulla base dei risultati presentati, la terapia mirata senza chemioterapia dovrebbe diventare il nuovo standard di cura per i pazienti selezionati in modo prospettico dai biomarcatori.
Fonte:21° Congresso mondiale sul cancro gastrointestinale (WCGC)
Ulteriori letture:
- Kopetz S, et al: BA-006 ‘BEACON CRC: uno studio randomizzato, a 3 bracci, di fase 3 di encorafenib e cetuximab con o senza binimetinib rispetto alla scelta di irinotecan o FOLFIRI più cetuximab nel carcinoma metastatico del colon-retto BRAF V600E-mutante’ sarà presentato da Scott Kopetz durante la Sessione XX: Cancro Colorettale (Parte I) sabato 6 luglio 09:20-10:05 CEST. Annali di Oncologia 30 (Supplemento 4): iv137-iv151, 2019.
InFo ONCOLOGIA & EMATOLOGIA 2019; 7(4): 35 (pubblicato il 20.9.19, in anticipo sulla stampa).