Nella medicina dello sport, come nella medicina in generale, i denti sono spesso trattati in modo materno, anche se in una persona come l’atleta che vuole spingere il suo organismo al massimo delle prestazioni, i danni alla dentizione possono spesso essere associati a fenomeni piuttosto sfavorevoli.
Vari esempi e studi dal mondo dello sport hanno dimostrato chiaramente che la salute dentale degli atleti non è sempre buona come dovrebbe essere e la cura dentale è spesso dimenticata o trascurata. Ad esempio, le statistiche delle visite al policlinico in occasione delle ultime Olimpiadi estive mostrano una tendenza costante all’aumento.
Tuttavia, la salute dei denti e del parodonto è strettamente legata alle prestazioni fisiche. Disturbi come i processi infiammatori cronici e la ridotta capacità di masticazione molto spesso influiscono sulla capacità di allenarsi e di competere. Non bisogna mai dimenticare che mangiare e persino respirare dipendono direttamente da una dentatura funzionante.
Denti in pericolo
Gli incidenti che coinvolgono i denti sono un primo aspetto del problema della dentizione. Le arti marziali, gli sport con il bastone o gli sport di contatto mettono a rischio la dentizione – nei sondaggi, fino al 50% degli atleti di queste discipline dà una risposta positiva quando gli viene chiesto di parlare di traumi dentali. Il trauma dentale può essere una semplice contusione, ma anche una frattura o addirittura la perdita completa dell’organo. A seconda della gravità del trauma, possono verificarsi dei disturbi in seguito e le terapie che si rendono necessarie sono lunghe, difficili e non da ultimo costose.
Indebolimento dovuto a un’infezione
Un quadro clinico molto comune è la carie, nel corso della quale molti fattori portano alla demineralizzazione e alla distruzione progressiva delle sostanze del collo del dente, che alla fine porta alla perdita del dente.
Questi cambiamenti possono essere la causa di infezioni nella zona della bocca – infezioni che non sempre devono essere dolorose e che quindi vengono spesso trascurate. Tuttavia, vengono rilasciati dei messaggeri infiammatori che dovrebbero combattere l’infiammazione attraverso il sistema immunitario. Come nel caso dell’influenza, l’organismo è quindi indebolito, il che può certamente comportare una riduzione delle prestazioni negli atleti. Anche gli agenti patogeni che causano l’infiammazione entrano naturalmente nel flusso sanguigno dal dente e dalle gengive malati e vengono trasportati in tutte le regioni del corpo. Le conseguenze possono essere infiammazioni e stiramenti dei muscoli e dei loro tendini, nonché dolori articolari. Dalla terapia neurale, una forma di medicina alternativa, apprendiamo che l’80% delle sostanze nocive (tossine focali) provengono da denti, seni e tonsille. Come già accennato: quando il sistema immunitario è in buona forma, questo non è quasi un problema evidente, ma non appena il sistema immunitario si abbassa, cosa che negli sport agonistici è causata non di rado dallo stress, queste lesioni vaganti possono diventare improvvisamente più importanti. In realtà, gli effetti complessivi di tali agenti di dispersione sono spaventosi, possono scatenare malattie dei reni e del muscolo cardiaco, causare disturbi nel campo metabolico, persino provocare cambiamenti nel sistema di coagulazione. Cosa può provocare un cattivo stato dentale! Quindi, al più tardi, pensa ai denti in caso di strappi muscolari ricorrenti.
Purtroppo, bisogna rendersi conto ancora una volta che questa conoscenza delle possibili connessioni tra le malattie dentali e le prestazioni è incompleta. A questo punto, però, va notato che anche la spiegazione di questa influenza reciproca non è sempre facile e i risultati chiari della ricerca sono relativamente rari.
Altri fattori
Un elevato stress per la dentizione in relazione allo sport è rappresentato anche da altri fattori, come l’uso smodato di bevande acide, che favoriscono la perdita di sostanza dentale (erosione). Molti dei sostituti liquidi in offerta hanno un pH inferiore alla soglia critica di 5. Negli sport che pongono grande enfasi sull’estetica e in cui gli atleti adottano abitudini alimentari poco salutari, possono verificarsi anche danni erosivi ai denti, causati dalle alterazioni degli acidi gastrici. Al contrario, la scoperta di tali cambiamenti dentali può in un certo senso essere il primo segnale di un disturbo alimentare – la cosiddetta “triade atletica femminile”.
Anche il modo naturale in cui un insieme di denti si sviluppa nel tempo gioca un ruolo nella spiegazione dei disturbi. I denti del giudizio non eretti possono essere considerati una bomba ad orologeria, da un lato come pericolo dovuto alla fragilizzazione della mascella inferiore (aumento del rischio di frattura), dall’altro per l’aumento del rischio di infiammazione.
Cosa fare?
Queste osservazioni dimostrano quanto sia importante l’interazione tra denti e salute, e quindi anche digestione, benessere e vitalità. In ogni caso, molto più significativo di quanto spesso si ammetta! È quindi essenziale che la cura dei denti di chi pratica attività fisica riceva la stessa attenzione del sistema muscolo-scheletrico, che è così importante nello sport. Il medico sportivo non deve trattare la dentizione in modo superficiale durante le visite mediche sportive, come spesso accade, ma deve esaminare la cavità orale esattamente come un’articolazione (palato duro e molle, pavimento della bocca, lingua, denti per numero, difetti, otturazioni e scolorimento, gengive ecc.) Inoltre, un check-up dentale annuale non può che essere altamente raccomandato all’atleta.
PRATICA GP 2015; 10(3): 2