Attualmente è in fase di sviluppo un analogo dell’insulina a lunghissimo termine che deve essere iniettato solo una volta alla settimana. I risultati degli studi clinici condotti finora sono promettenti. L’insulina Icodec ha dimostrato una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue paragonabile a quella delle iniezioni giornaliere di insulina attualmente disponibili. Queste e altre innovazioni all’orizzonte della ricerca sono state il tema del congresso di Diabetologia senza frontiere di quest’anno.
Di norma, la terapia di base per il diabete di tipo 2 comprende un cambiamento della dieta e un regolare esercizio fisico, integrati dalla somministrazione di farmaci orali come la metformina e, se necessario, gli inibitori SGLT-2 e/o gli agonisti del recettore GLP-1. Se queste terapie non funzionano, di solito si cerca di compensare la mancanza di produzione di insulina da parte del pancreas con la somministrazione di insulina supplementare. La terapia insulinica ha una storia lunga e movimentata, spiega la Prof. Dr. med. Petra-Maria Schumm-Draeger, Direttore Medico e Specialista in Medicina Interna, Endocrinologia e Diabetologia presso il Centro di Medicina Interna Fünf Höfe, Monaco (D) [1].
Successo di studio per l’insulina Icodec
Dopo 100 anni di terapia insulinica con un continuo miglioramento delle opzioni terapeutiche disponibili, un’altra pietra miliare è all’orizzonte: Le sperimentazioni dell’insulina una volta alla settimana Icodec hanno dato risultati promettenti e non vediamo l’ora di vedere cosa succederà. La terapia insulinica, che richiede un’iniezione solo una volta alla settimana, potrebbe contribuire a migliorare l’accettazione della terapia. L’insulina Icodec, somministrata una volta alla settimana, ha un effetto di riduzione del glucosio paragonabile a quello dell’insulina glargine, somministrata una volta al giorno, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Questo è il risultato di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine 2020 [2]. Prima di un’eventuale approvazione, è necessario attendere i risultati di ampi studi di fase III. Lo studio di fase II ha confrontato l’insulina Icodec una volta a settimana con l’insulina glargine U100 (Lantus®) una volta al giorno, in 247 pazienti con diabete di tipo 2 che non avevano ricevuto insulina in precedenza e il cui diabete non era adeguatamente controllato con farmaci orali. In un periodo di 6 mesi, non c’è stata alcuna differenza significativa nella qualità del controllo del diabete. Anche gli effetti collaterali, come l’ipoglicemia, sono stati comparabili in entrambi i gruppi.
Visioni future per la terapia insulinica
Oltre all’insulina Icodec, altre insuline basali settimanali sono attualmente in fase di sviluppo da parte di vari produttori. Oltre ai programmi di ricerca clinica sull’insulina settimanale, sono stati avviati studi nell’ambito del progetto “Oralis”, finanziato dall’UE, per sviluppare un farmaco (“Oramed”) in cui l’insulina viene somministrata attraverso il fegato invece di essere iniettata direttamente nel flusso sanguigno. Uno studio di fase II ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa dei livelli di HbA1c con una buona sicurezza e tollerabilità. Il candidato farmaco ORMD-0801 è stato testato finora su oltre 700 persone. Il team di ricerca spera che gli studi di fase III possano essere avviati presto sotto l’egida della FDA e dell’EMA [3].
Il concetto di “insulina intelligente”, anch’esso attualmente in fase di ricerca, prevede la seguente visione: un deposito di insulina nel corpo che rilascia l’insulina legata a un vettore in quantità adeguate fino al raggiungimento del valore di glucosio target quando i livelli di glucosio nel sangue sono elevati. Finora, tuttavia, un certo successo è stato ottenuto solo con preparazioni di vettori di insulina in modelli animali. Le difficoltà di base includono domande sulla posizione del deposito (flusso sanguigno, tessuto sottocutaneo, tessuto) e se o come la concentrazione di glucosio nella “posizione del deposito” debba controllare il rilascio di insulina. Ad oggi, non è ancora chiaro se gli effetti dell’insulina siano dipendenti dal tessuto e, in caso affermativo, quali siano esattamente queste differenze.
Congresso: Diabetologia senza frontiere 2021
Letteratura:
- Schumm-Draeger P-M: Diabete di tipo 2: cosa è importante e nuovo – Aggiornamento 2021. Prof. Dr. med. Petra-Maria Schumm-Draeger, conferenza stampa, Diabetologia grenzenlos, 26.02.2021.
- Rosenstock J, et al: N Engl J Med 2020; DOI: 10.1056/NEJMoa2022474.
- Cordis (UE): https://cordis.europa.eu/article/id/421968-the-first-oral-insulin-for-the-treatment-of-type-2-diabetes/de (ultimo accesso 24.03.21)
- Arznei-news.de: https://arznei-news.de/insulin-degludec (ultimo accesso 24.03.21)
HAUSARZT PRAXIS 2021; 16(4): 24 (pubblicato il 4.4.21, prima della stampa).
CARDIOVASC 2021; 20(2): 28 (pubblicato il 28.6.21, prima della stampa).